Exclusive interview about the Speaker's personal and professional life
Settimanalmente, prima dell'evento, aggiungeremo altri video suggeriti.
Articoli preparatori su questo tema, scritti dal nostro comitato scientifico
Una raccolta di libri che vi aiuterà a saperne di più sull'argomento
Troverete le diapositive prima dell'evento, per una migliore preparazione
Video-corso aggiuntivo (pre-registrato) “Gestire le difese e la resistenza del cliente nel trattamento del trauma complesso e della dissociazione” a cura di Kathy Steele:
Il video corso on-demand e le risorse aggiuntive (slides del corso ed eventuale ulteriore materiale didattico fornito dai docenti) saranno disponibili senza limiti di tempo.
NB: sono incluse 8 ore di video-corso aggiuntivo (pre-registrato) a cura di Kathy Steele su:
La risoluzione delle memorie traumatiche nel PTSD complesso e nei disturbi dissociativi.
Il video-corso illustra una serie di approcci specifici finalizzati alla risoluzione delle memorie traumatiche nei pazienti con Disturbo da Stress post-Traumatico Complesso (PTSD) e Disturbi Dissociativi, utilizzando un’ampia gamma di strategie terapeutiche. Viene analizzato il concetto di realizzazione e il suo ruolo centrale nel processo di risoluzione delle memorie traumatiche, illustrati interventi specifici, tra cui l’utilizzo di tecniche immaginative ipnotiche e di altri approcci da utilizzare ove appropriato, e diverse strategie per modulare l’elaborazione delle esperienze traumatiche. Si prendono in esame due diversi approcci evidence-based, l’EMDR e la Terapia di Esposizione, analizzandone sia l’utilità che i limiti nell’ambito del trattamento della dissociazione e del trauma severo.
Una delle principali sfide che contraddistinguono il lavoro terapeutico con i ricordi traumatici dissociati è quella di aiutare non soltanto il paziente nel suo insieme ma anche ogni singola parte dissociata a rimanere centrati e presenti. Imparerete quindi a lavorare con le memorie non verbali, pre-verbali e verbali.
Viene inoltre esaminata l’importanza della “testimonianza” – il processo attraverso il quale il ricordo viene condiviso all’interno della relazione terapeutica – sotto forma di storia narrata dal paziente. Si apprende infine a stabilire quale approccio sia maggiormente indicato per ogni singolo paziente.
“La dissociazione generata dal trauma: Dal deficit integrativo all’integrazione della personalità. Un’introduzione alla Teoria della Dissociazione Strutturale”
Nel campo della psico-traumatologia, il concetto di dissociazione (trauma-correlata) è stato utilizzato sempre più spesso, con un numero crescente di significati, al punto da rendere poco chiaro cosa intende esattamente un terapeuta o un ricercatore quando lo utilizza. Tale concetto può identificare fenomeni diversi o formulazioni diverse di fenomeni. Il concetto ristretto e originale di dissociazione (e dei termini ad esso correlati) la considera come una divisione o uno sdoppiamento della personalità. Tuttavia, esiste anche una concezione più ampia.
Basata su ampi studi clinici, sul lavoro storico, e ispirata soprattutto dalle opere pionieristiche di Pierre Janet, la Teoria della Dissociazione Strutturale della Personalità è – in quanto concezione ristretta del concetto di dissociazione – il frutto di uno sforzo collaborativo finalizzato a comprendere cosa accade ai soggetti traumatizzati che restano traumatizzati. La teoria sostiene che le esperienze traumatiche implicano dei fallimenti integrativi. Le esperienze dissociative possono essere considerate, per utilizzare il linguaggio di Janet, come azioni integrative sostitutive di ordine inferiore, che comportano una divisione della personalità dell’individuo, ossia dell’intero sistema dinamico bio-psicosociale che determina le sue caratteristiche mentali e azioni comportamentali. Tale divisione comprende due o più sottosistemi insufficientemente integrati, chiamati parti dissociative della personalità o Stati del Sé. Nella pratica clinica, è fondamentale comprendere che alcune di queste parti svolgono funzioni relative agli obiettivi della vita quotidiana, mentre altre risultano principalmente bloccate all’interno delle esperienze traumatiche e implicano dei fallimenti difensivi. Più grave e precoce è stata la traumatizzazione, maggiore sarà il numero di parti dissociative (e più complessi saranno i Disturbi Dissociativi trauma-correlati ad esse associati) che il Terapeuta potrà aspettarsi di rilevare. Il trattamento orientato per fasi è lo standard di cura di tali disturbi e punta, tra le altre cose, al superamento sistematico di numerose fobie che contribuiscono a mantenere la dissociazione della personalità, compresi i ricordi traumatici irrisolti e il funzionamento non ottimale che ne consegue. Contraddistinta da un approccio sistemico al trattamento la terapia implica, nel suo insieme, un rafforzamento della capacità adattiva e integrativa del paziente e quindi un miglioramento della sua salute mentale.
“Gestire le difese e la resistenza del cliente nel trattamento del trauma complesso e della dissociazione”
Lavorare con clienti che presentano un PTSD Complesso o un Disturbo Dissociativo implica trovarsi spesso a gestire forme di resistenza. Quando gli interventi utilizzati abitualmente risultano inefficaci nell’aiutare i clienti a cambiare, i terapeuti possono iniziare a sentirsi sopraffatti, frustrati, arrabbiati o disperati. Questa presentazione affronta il tema della resistenza cronica, intesa come fenomeno co-creato sia dal terapeuta che dal cliente. Il modo migliore per comprendere la resistenza cronica è quello di considerarla un evitamento fobico di tutto ciò che viene percepito – consciamente o inconsciamente – come intollerabile. I partecipanti impareranno a comprendere e a identificare alcune delle forme di resistenza e di difesa più comuni, nonché a utilizzare un approccio passo-dopo-passo nel lavoro con il cliente.
“Trattare i disturbi dissociativi complessi: Sfide e interventi terapeutici nella fase 1”
Il trattamento orientato per fasi, lo standard di cura accettato per il trattamento dei Disturbi Dissociativi, sottolinea il bisogno di calibrare attentamente il ritmo della terapia e di regolare l’arousal del paziente; i pazienti dissociativi, infatti, presentano spesso molti sintomi debilitanti, sono particolarmente inclini a manifestare difficoltà di regolazione e non possiedono abilità essenziali per vivere. Soprattutto, creare un’alleanza terapeutica con pazienti di questo tipo può rappresentare una sfida complessa, poiché la maggior parte di loro non è in grado di sviluppare una fiducia di base negli altri.
I terapeuti si pongono spesso molte domande riguardo alla prima fase del trattamento:
Sono queste – e molte altre – le domande che potrebbero emergere durante la prima fase del trattamento. Il lavoro da effettuare non è semplicemente quello di dotare il paziente di una “cassetta degli attrezzi piena di tecniche” da poter utilizzare. Insegnare delle tecniche è sicuramente utile, ma ancor più importante è creare un’alleanza di lavoro con tutte le parti del paziente, comprese quelle ostili o aggressive.
Molti di questi sintomi e difficoltà possono essere concepiti come conseguenze dirette di una serie di fobie trauma-correlate che mantengono la dissociazione e minano il funzionamento adattivo del paziente nel presente. La presentazione comincerà con una breve panoramica sull’assessment e la formulazione del caso, per poi illustrare i principi di trattamento essenziali per definire gli obiettivi e gli interventi terapeutici, a prescindere dall’orientamento teorico del terapeuta. Oltre alle sessioni didattiche, la presentazione sarà contraddistinta da vignette cliniche e video.
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Training online nella Terapia basata sulla Dissociazione Strutturale
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