Trauma

Guarire le ferite traumatiche: un modello di terapia breve per il trattamento del trauma
Corso
a cura diJanina Fisher
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Disponibile in Italiano (traduzione simultanea), Inglese

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Dettagli dell’evento

La ricerca in ambito neuroscientifico ha definitivamente stabilito che il trauma determina un “retaggio vivente” di persistenti effetti non verbali anziché portare alla creazione di una narrazione coerente. Molto tempo dopo la fine di un evento traumatico, le risposte di sopravvivenza finalizzate ad avvertire l’individuo della presenza di un pericolo imminente possono essere facilmente riattivate, evocando memorie emotive e corporee. I metodi di trattamento focalizzati sugli eventi traumatici possono prolungare il trattamento stesso andando a stimolare questi sintomi e portando quindi i terapeuti – soprattutto quelli che lavorano in setting di terapia a breve termine – a sentirsi frustrati e incapaci di aiutare i propri clienti traumatizzati, specialmente quelli con condotte suicidarie e autodistruttive. L’evoluzione di nuovi trattamenti dotati di un fondamento neurobiologico offre nuove, incoraggianti risposte rispetto a come guarire gli effetti del trauma. Inoltre, è importante sottolineare che questi nuovi approcci possono essere facilmente adattati a un modello di terapia a breve termine. Anziché “trattare” gli eventi che hanno determinato il “retaggio” traumatico, le neuroscienze ci insegnano come trattare i loro effetti. Il fondamento neurobiologico alla base di questa metodologia di trattamento del trauma consente di rassicurare, da un lato, i sopravvissuti, evitando di farli sentire inadeguati o pazzi, e dall’altro, i terapeuti, offrendo loro un modello per affrontare – in modo sicuro – gli effetti delle esperienze traumatiche, persino utilizzando un paradigma di terapia breve.

Conosciamo il docente

Leggi la biografia

Janina Fisher
E Psicologa clinica e docente presso il Trauma Center, clinica per pazienti non ospedalizzati e centro di ricerca sul trauma fondato da Bessel van der Kolk. Riconosciuta a livello internazionale come autrice, relatrice e consulente, ricopre anche la carica di Assistant Educational Director presso il Sensorimotor Psychotherapy Institute. Si occupa, inoltre, di formazione per conto della EMDR International Association e ha ricoperto il ruolo di docente presso la Harvard Medical School. È co-autrice, insieme a Pat Ogden, del libro “Psicoterapia Sensomotoria. Interventi per il trauma e l’attaccamento” (Raffaello Cortina Editore, 2016), nonché autrice di “Guarire la frammentazione del Sé. Come integrare le parti di Sé dissociate dal trauma psicologico” (Raffaello Cortina Editore, 2017) e di “Transforming the Living Legacy of Trauma: a Workbook for Suvivors and their Therapists”, la sua pubblicazione più recente (PESI Publishing & Media, 2021).

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