PRIMA PARTE “Calmare il cervello guidato dalla paura: sull’integrazione del neurofeedback e della psicoterapia nel trattamento del trauma dello sviluppo”
Nella prima parte del webinar, Sebern Fisher presenterà la ricerca ed esplorerà le implicazioni che questa ha sulla nostra comprensione della regolazione dell’affetto. La regolazione dell’affetto è l’obiettivo primario di ogni terapia ed è quasi impossibile per chi presenta queste storie di traumi dello sviluppo. La paura e la reattività sono questioni centrali, quindi i partecipanti potranno osservare in che modo i circuiti della paura si attivano e si infiammano nel cervello traumatizzato. Inoltre, la Dott.ssa Fisher si concentrerà sull’impatto della Default Mode Network (DMN), la rete del cervello umano che rende possibile il senso del Sé e dell’Altro.
SECONDA E TERZA PARTE “Allenare il cervello per la regolazione degli affetti: la chiave per il trattamento del trauma dello sviluppo – Sebern F. Fisher”
L’abbandono e l’abuso nella prima infanzia esercitano un impatto su ogni sistema e struttura rilevante del cervello umano, dal tronco encefalico alla corteccia, dal senso di equilibrio a quello del sé (Lanius et al.). Queste ferite dello sviluppo sono espresse a livello emotivo, comportamentale, cognitivo, fisico e relazionale. Indipendentemente dal fatto che si sia interessati o meno a imparare a lavorare direttamente con il cervello, tutti sono in grado di capire molto meglio i propri pazienti che presentano storie di traumi dello sviluppo quando comprendono il loro cervello. A tal fine, durante la prima giornata di questo corso, Sebern Fisher fornirà una comprensione di base ma esaustiva di come funzionano e funzionano male questi cervelli traumatizzati, in particolare nel dominio della regolazione dell’affetto.
Si può pensare al dono di una buona cura materna (e paterna) come a un dono della regolazione dell’affetto. La regolazione dell’affetto è una delle priorità assolute del cervello, ma per coloro che presentano storie di abbandono e abuso, le strutture che supportano l’auto-regolazione non sono sviluppate o sono significativamente danneggiate. Questi pazienti sono essenzialmente senza una figura materna e spaventati, anzi no, terrorizzati. Durante la seconda giornata, la Dott.ssa Fisher esplorerà le connessioni tra il cervello guidato dalla paura, il senso quasi onnipresente di assenza della figura materna e la vergogna e la rabbia che questi pazienti avvertono come conseguenza. Inoltre, si esplorerà un approccio efficace di trattamento che conta sul neurofeedback per calmare il circuito della paura e fornisce la regolazione dell’affetto e si basa sul fatto che il terapeuta rappresenti l’altro che si dedica al paziente, nell’affrontare la loro storia, i dilemmi al momento presente e i cambiamenti che vivranno nel momento in cui il loro cervello comincerà a regolare. Non appena la paura viene calmata, emerge un senso del sé e dell’altro, dunque la terapia diventa possibile.
140 €
Raccolta di video con Sebern Fisher sul trauma
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