Exclusive interview about the Speaker's personal and professional life
Settimanalmente, prima dell'evento, aggiungeremo altri video suggeriti.
Articoli preparatori su questo tema, scritti dal nostro comitato scientifico
Una raccolta di libri che vi aiuterà a saperne di più sull'argomento
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La fobia della vulnerabilità: Il lavoro con la dissociazione e l’evitamento nel trattamento del trauma, con Janina Fisher
La compassione nel lavoro con il trauma e la dissociazione: Evoluzione e fondamenti biopsicosociali della Compassion Focused Therapy, con Paul Gilbert – Intervento in Streaming
L’approccio della Compassion Focused Therapy al trattamento del disturbo dissociativo dell’identità (DID) e di altri disturbi dissociativi specificati (OSDD), con Andrew Rayner
Vivere senza trigger: Utilizzare le pratiche centrate sul corpo per superare i trigger emotivi, con Deirdre Fay
Questo corso è rivolto a tutti gli Psicologi e Psicoterapeuti.
La fobia della vulnerabilità: Il lavoro con la dissociazione e l’evitamento nel trattamento del trauma, con Janina Fisher
Chi commette abusi sui bambini sfrutta la vulnerabilità delle proprie vittime. Non potendo fuggire né contrattaccare ed essendo spesso il bersaglio di attacchi diretti da parte del perpetratore, questi bambini vivono, impotenti, in un mondo non sicuro. Non possono piangere, mostrarsi spaventati né verbalizzare alcuna emozione per timore di essere puniti. La sottomissione e la dissociazione restano, quindi, le loro uniche difese. Continuano istintivamente a condurre una vita normale soltanto perché non hanno altra scelta se non quella di far vedere che “stanno bene”.
Benché queste strategie automatiche risultino adattive in un ambiente minaccioso e pericoloso, in terapia divengono veri e propri ostacoli. Quando un soggetto traumatizzato, ormai adulto, decide di chiedere “aiuto” e di iniziare una terapia, le sue fobie nei confronti delle emozioni e della vulnerabilità rappresentano degli ostacoli per il terapeuta. Clienti di questo tipo possono sentirsi infatti sopraffatti o spaventati dalla richiesta di pensare a/parlare degli eventi traumatici, delle proprie emozioni e sensazioni corporee. Persino un’esperienza emotiva non particolarmente intensa , come il semplice riconoscere la propria sofferenza, può portarli a chiudersi in sé stessi o a intellettualizzare. L’obiettivo del terapeuta è aiutare questi clienti a elaborare i ricordi e le emozioni associate al trauma, ma il suo raggiungimento viene ostacolato dalla loro fobia nei confronti del sentire.
Per effettuare un lavoro di successo con un soggetto traumatizzato è necessario innanzitutto fare i conti con il grado di intensità con cui l’interesse del terapeuta nei confronti della vulnerabilità stimola la paura del cliente. Il perpetratore era unicamente interessato alla sua vulnerabilità; il terapeuta, invece, deve mostrarsi interessato alle strategie che hanno consentito al cliente di sopravvivere e adattarsi, nonché alle abilità dissociative che gli hanno permesso di continuare a vivere la propria vita. Fortunatamente, i moderni approcci al trattamento del trauma offrono ai terapeuti numerose soluzioni per aiutare i sopravvissuti a sfruttare al meglio le proprie tendenze dissociative, convertendole in uno strumento terapeutico a tutti gli effetti.
La compassione nel lavoro con il trauma e la dissociazione: Evoluzione e fondamenti biopsicosociali della Compassion Focused Therapy, con Paul Gilbert) – Intervento in Streaming
Questa presentazione includerà due parti della stessa durata. La prima parte illustra brevemente le origini della Compassion Focused Therapy (CFT) o Terapia Focalizzata sulla Compassione, nonché il legame di questo approccio terapeutico con la teoria degli Stati Cerebrali. Avrai modo di scoprire l’evoluzione e i processi bio-psicosociali alla base della CFT e le quattro funzioni di base della mente: motivazioni, emozioni, competenze e comportamenti. Il trauma, una delle cause più comuni della Dissociazione, può incidere su ognuna di esse. In questa parte, si analizza la natura in costante evoluzione della compassione, nonché il suo legame con le funzioni dell’attaccamento, cioè la creazione di una base sicura e di un rifugio sicuro. Lo stato cerebrale associato alla compassione è uno stato mentale in grado di favorire l’integrazione dell’individuo, da utilizzare nel lavoro con i soggetti traumatizzati.
La seconda parte illustral’impatto della compassione sui processi fisiologici e psicologici dell’individuo, come la capacità di provare empatia, la consapevolezza mindful e il senso dell’identità, con inevitabili ripercussioni sul comportamento sociale. Grazie ai suoi importanti effetti fisiologici la compassione è, dunque, in grado di creare esperienze di sicurezza e connessione. In questo modo apprenderai alcune delle principali pratiche centrate sul corpo e tecniche di imagery finalizzate ad attivare e promuovere la compassione.
L’approccio della Compassion Focused Therapy al trattamento del disturbo dissociativo dell’identità (DID) e di altri disturbi dissociativi specificati (OSDD), con Andrew Rayner
La categoria dei Disturbi Dissociativi comprende uno spettro di problematiche all’interno del quale troviamo sia il Disturbo Dissociativo dell’Identità (Dissociative Identity Disorder – DID) che Altri Disturbi Dissociativi Specificati (Other Specified Dissociative Disorders – OSDD). Tali disturbi vengono generalmente considerati la conseguenza diretta di un trauma infantile precoce e di un attaccamento disorganizzato.
Comprensibilmente, gli individui che soffrono di tali disturbi non dispongono della sicurezza dell’attaccamento che, normalmente, favorisce l’integrazione. Le difficoltà vissute dai clienti riflettono i problemi relativi alla regolazione della minaccia all’interno dell’esperienza cosciente del Sé; di conseguenza, il loro senso del Sé si sviluppa in modo relativamente più compartimentalizzato o “strutturalmente dissociato” rispetto alla norma.
Le linee guida di trattamento, basate su un ampio consenso da parte degli esperti internazionali in questo campo, enfatizzano il raggiungimento di una maggiore capacità di funzionamento integrato come obiettivo complessivo della terapia.
Questo intervento riprenderà quanto illustrato dal Professor Gilbert durante la sua presentazione, che descriverà un modello bio-psicosociale, dotato di una base evolutiva, in grado di intervenire specificamente sull’elaborazione della minaccia e di creare nuove opportunità di integrazione: la Compassion Focused Therapy (CFT) o Terapia Focalizzata sulla Compassione.
Andrew Rayner descriverà in che modo la CFT applica la Teoria della Mentalità Sociale al trattamento del Disturbo Dissociativo dell’Identità e di altri Disturbi Dissociativi Specificati, disturbi in cui alcune parti del Sé risultano rigidamente organizzate attorno ai sistemi motivazionali dell’ evitamento del danno e a quello agonistico di competizione per il rango. Tale organizzazione del Sé incide negativamente sia sulle relazioni interiori che esteriori dell’individuo.
Una delle maggiori priorità a livello clinico è quella di favorire un cambiamento di tali sistemi motivazionali, consentendo alle relazioni interiori ed esteriori dell’individuo di sostituire il pattern di dominio/subordinazione con uno basato sulla capacità di offrire/ricevere cure.
Qui imparerai il motivo per cui la CFT può essere considerata un approccio terapeutico particolarmente adatto al trattamento di tali disturbi dissociativi, facendo riferimento alla letteratura esistente, alle linee di trattamento e all’esperienza clinica del Dott. Rayner stesso.
Vivere senza trigger: Utilizzare le pratiche centrate sul corpo per superare i trigger emotivi, con Deirdre Fay
L’attivazione emotiva generata dalla presenza di un elemento scatenante (trigger) è uno degli effetti collaterali della vita, soprattutto in presenza di ferite traumatiche e da attaccamento. Questo intervento punta a illustrare un approccio radicalmente positivo alla risoluzione dei trigger, basato sull’innovativa integrazione della Teoria dell’Attaccamento al trattamento del trauma e alle tradizioni sapienziali. Oltre all’insegnamento teorico è prevista anche una parte dedicata alla crescita esperienziale.
Presentato all’interno di una cornice psico-educativa, questo intervento integra auto-riflessione e pratica, con l’obiettivo di sviluppare strategie concrete per restare centrati quando determinate circostanze della vita provocano un’attivazione emotiva. In questo modo apprederai nuove modalità per aiutare i tuoi clienti a creare la loro personale “cassetta degli attrezzi”, a cui poter attingere per superare i trigger, permettendo loro di intervenire – con un approccio compassionevole – ogni volta che si sentono attivati emotivamente.
480 €
Personalità, Dissociazione e Compassione
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