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Parti del Sé

Il lavoro con le parti in terapia: diversi approcci per sviluppare relazioni sane con le parti del Sé
(1 recensione del cliente)
a cura diJanina Fisher, Hubert Hermans, Leslie Greenberg
Durata: 7h 56m 05s
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Disponibile in Italiano, Inglese
Sono previsti dei crediti
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Janina Fisher

Costruire legami di attaccamento interiori: Superare l’alienazione del Sé

Nei bambini, la frammentazione del senso del Sé ancora in fase di sviluppo mantiene l’attaccamento ai caregiver abusanti, inducendoli a ripudiare sé stessi in quanto “cattivi” o “non degni di amore”.

Ritenendo di essere cattivo, il bambino è portato automaticamente a credere che i suoi genitori siano buoni. Questo profondo e doloroso fallimento in termini di autoaccettazione è causa di perenne vergogna e disgusto verso di sé, difficoltà ad auto-consolarsi, nonché sintomi e disturbi dissociativi cronici.
Per superare una simile alienazione del Sé, il trattamento per la stabilizzazione informato sul trauma o TIST (Trauma-Informed Stabilization Treatment), si focalizza sulla promozione di una consapevolezza mindful da parte del cliente nei confronti del proprio Sé frammentato e delle esperienze rinnegate. Imparando a distinguere le emozioni delle parti bambine trauma-correlate dalle proprie, il cliente può quindi iniziare a stabilire una connessione emotiva con le diverse parti del Sé, dando loro il benvenuto “a casa”. Quando questo avviene, il senso di calma e sicurezza interiore che ne deriva è in grado di trasformare le esperienze di abbandono e tradimento del passato. Il modello TIST sfrutta al meglio il potere terapeutico che scaturisce dalla promozione di un attaccamento interiore sicuro nei confronti delle parti del Sé più profondamente ripudiate.

Prendendo parte a questo incontro, i partecipanti impareranno a:
• Comprendere la relazione tra il trauma da attaccamento precoce e la frammentazione del Sé;
• Riconoscere i segnali che indicano la presenza di parti bambine rinnegate e i loro conflitti interiori;
• Descrivere gli interventi finalizzati a creare un senso di connessione più forte nei confronti delle parti più giovani del Sé;
• Utilizzare tecniche di mentalizzazione per favorire la creazione del legame di attaccamento tra i clienti adulti e le loro parti bambine.

Janina Fisher, PhD, è psicologa clinica e docente presso il Trauma Center, clinica per pazienti non ospedalizzati e centro di ricerca fondato da Bessel van der Kolk. Nota per la sua consolidata esperienza come autrice, relatrice e consulente, è anche vice-direttrice del Sensorimotor Psychotherapy Institute e docente (Continuing Education Provider) della EMDR International Association, nonché ex docente della Harvard Medical School. È co-autrice, insieme a Pat Ogden, di “Psicoterapia Sensomotoria: Interventi per il trauma e l’attaccamento” nonché autrice di “Guarire la frammentazione del Sé: come integrare le parti di Sé dissociate dal trauma psicologico” e “Trasformare l’eredità del trauma: Un manuale pratico per la vita quotidiana e per la terapia.”
Hubert Hermans

La “danza” tra le parti del Sé: Introduzione alla teoria del Sé Dialogico

Una delle peculiarità di base della teoria del Sé Dialogico (Dialogical Self Theory o DST) è il presupposto secondo cui il funzionamento del Sé è paragonabile a una società della mente o, più specificamente, a una società di posizionamenti dell’Io. Per comprendere questo presupposto in modo opportuno, è necessario sottolineare che il Sé non è popolato unicamente da posizioni personali che fungono da posizionamenti interni dell’Io (per es. io come docente appassionato, io come professionista ambizioso, io come persona vulnerabile), ma anche da altri individui, gruppi, o persino “cose” che fungono da posizionamenti esterni dell’Io (per es. mio padre che mi ama, i compagni di squadra con cui mi diverto, la casa in cui mi sento protetto, la natura dove mi sento nutrito).
In questo modo, il Sé dialogico funziona come una “società” a cui possono accedere, o che possono lasciare, “altri” reali, ricordati o immaginati; all’interno della società della mente, quest’ultimi possono stabilire relazioni dialogiche con i diversi posizionamenti interni della persona. Nell’insieme, i posizionamenti interni ed esterni dell’Io formano una moltitudine di parti estremamente dinamica all’interno della società della mente, parti che stabiliscono relazioni dialogiche le une con le altre.
Durante questo incontro, Hubert Hermans dimostrerà in che modo è possibile applicare questa teoria all’ambito della salute mentale. In particolare, le tematiche affrontate includeranno: felicità individuale, felicità eudemonica, ruminazione, solitudine e autoaccettazione. Per ampliare le definizioni limitate relative all’ideale del Sé nella visione occidentale, verranno esaminati quattro livelli: io in quanto individuo; io in quanto membro di un gruppo; io in quanto parte di una comune umanità; io in quanto abitante della Terra. Saranno analizzate, inoltre, le tensioni e le reciproche relazioni dialogiche tra i vari posizionamenti dell’identità. L’incontro prevedrà, infine, momenti dedicati alle domande del pubblico.

Prendendo parte a questo incontro, i partecipanti impareranno a:
• Descrivere la teoria del Sé Dialogico nella sua essenza;
• Applicare questa teoria ad ambiti come la felicità, la solitudine, la ruminazione e l’autoaccettazione;
• Distinguere tra quattro diversi livelli di identità, associati a diversi livelli di inclusività;
• Comprendere i limiti dell’ideale del Sé nella visione occidentale.

Hubert Hermans è nato a Maastricht, nei Paesi Bassi. Figlio di un panettiere, ha studiato Psicologia presso l’Università di Radboud a Nijmegen, dove è entrato a far parte del laboratorio di Psicologia della stessa Università nel 1965. Nel 1973 è diventato professore associato di Psicologia dell’Università di Nijmegen e nel 1980 ha ottenuto la cattedra come professore di ruolo all’interno della stessa Università. A partire dal 2002 è stato Presidente dell’International Society for Dialogical Science (ISDS) e, a partire dal 2020, ne è diventato Presidente onorario. Dal 2020 ricopre, inoltre, il ruolo di editore associato del Journal of Constructivist Psychology. Nel 2022, per i suoi importanti contributi alla società, è stato insignito dell’onorificenza Ridder in de Orde van de Nederlandse Leeuw (Cavaliere dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi). Il suo libro “Dialooh en Misverstand” (Dialogo e Incomprensione), pubblicato in lingua olandese nel 2006, è stato d’ispirazione per Herman Wijffels durante la preparazione del governo olandese nel 2007. Dal 1961 al 2007, Hubert Hermans è stato sposato con la Psicoterapeuta Els Hermans-Jansen, con cui ha collaborato per sviluppare il metodo dell’auto-confronto (Self-Confrontation Method o SCM). Dall’unione con la prima moglie, ha avuto due figli e due nipoti. Dal 2008 al 2013, è stato sposato con Agnieszka Konopka, autrice di una dissertazione (Varsavia, 2006) sulla relazione tra il Sé e le emozioni. La coppia continua a collaborare per sviluppare ulteriormente la teoria del Sé Dialogico attraverso le attività condotte dall’International Institute for the Dialogical Self (IIDS). Dal 2013 ha una relazione con Josée Jeunhomme, la donna di cui si innamorò all’età di 14 anni.
Leslie Greenberg

I dialoghi tra le diverse parti del Sé

Durante questo incontro, Leslie Greenberg si concentrerà su quattro dei principali dialoghi tra le diverse parti del Sé. Ognuno di essi può risultare particolarmente utile per lavorare con diversi stati mentali problematici del cliente, caratterizzati da una forte connotazione emotiva.
Le scissioni conflittuali implicano la presenza di una parte del Sé contraddistinta da un atteggiamento critico o coercitivo nei confronti di un’altra parte. In questo caso, il terapeuta aiuta il cliente ad attuare ed esplicitare la voce critica attraverso l’enactment, evocando così la risposta emotiva del Sé; quest’ultima sarà poi elaborata per accedere ai bisogni insoddisfatti e ammorbidire l’atteggiamento della parte critica.
Le scissioni di autointerruzione implicano la presenza di una parte del Sé che interrompe o blocca l’espressione di un altro aspetto del Sé, spesso di natura emotiva. In questo caso, l’intervento utilizzato è il dialogo con due sedie, durante il quale la parte del Sé che causa l’interruzione viene portata ad attuare il blocco metaforicamente (imprigionando), verbalmente (dicendo “taci, non sentire, stai zitto/a, non puoi sopravvivere a tutto questo!”) o fisicamente (soffocando o bloccando), impedendo così la piena espressione del Sé. In questo modo, il cliente può, da un lato, esperire sé stesso come agente del processo di interruzione e, dall’altro, reagire e sfidare la parte del Sé all’origine del blocco, riuscendo a esprimere aspetti precedentemente inespressi.
Le questioni irrisolte implicano la presenza di sentimenti irrisolti persistenti nei confronti di un altro significativo. Questo offre l’opportunità di utilizzare la tecnica del dialogo con la sedia vuota. In questo caso, il cliente immagina che l’altra persona sia seduta sulla sedia vuota di fronte a sé, attivando così la propria visione interiore dell’altro significativo. In questo modo, potrà esperire ed esplorare le proprie reazioni emotive nei confronti dell’altro e attribuire loro un significato. Questo dialogo determina cambiamenti relativi sia alla visione del Sé che alla visione dell’altro. La risoluzione implica la possibilità di comprendere o perdonare l’altro, oppure di riconoscerne le responsabilità rispetto ai torti commessi.
L’angoscia e la sofferenza emotiva implicano la presenza di uno stato emotivo intensamente doloroso che richiede compassione nei confronti del Sé. L’autoconsolazione implica che una parte esprima compassione nei confronti del Sé sofferente. Questo processo offre un modo per cambiare le emozioni dolorose (per es. vergogna, paura, tristezza) stabilendo un contatto, a livello interiore, tra quest’ultime e un’emozione adattiva diversa. In questo caso, il compito del terapeuta è, in primo luogo, quello di aiutare il cliente a esperie il senso di angoscia più in profondità, accedendo così al proprio dolore esistenziale profondo e riuscendo a esprimere i bisogni insoddisfatti ad esso associati. In secondo luogo, il terapeuta propone al cliente un dialogo con due sedie, durante il quale quest’ultimo potrà offrire a sé stesso ciò di cui ha bisogno (per es. validazione, supporto, protezione).

Prendendo parte a questo incontro, i partecipanti impareranno a:
• Identificare i diversi stati emotivi che rappresentano un’opportunità per utilizzare interventi diversi;
• Riconoscere le varie fasi del dialogo con due sedie;
• Descrivere il processo relativo all’utilizzo degli enactment nel dialogo con due sedie;
• Riconoscere le varie fasi del dialogo con la sedia vuota;
• Descrivere il processo relativo ai dialoghi finalizzati a promuovere l’autoconsolazione.

Leslie Greenberg, PhD, è Professore Emerito di Psicologia presso la York University di Toronto. Formatosi originariamente in Terapia Centrata sulla Persona e Gestalt Therapy e attivo nell’ambito della ricerca relativa alla Psicoterapia, è autore dei più importanti testi sulla Terapia Focalizzata sulle Emozioni (Emotion Focused Therapy): dalle prime pubblicazioni (“Emotion in Psychotherapy”, 1986; “Emotionally Focused Therapy for Couples”, 1988), sino a quelle più recenti (“Emotion-Focused Therapy”, 2015; “Emotion Focused Therapy of Forgiveness and Letting go”, 2019). Il Dott. Greenberg ha ricevuto importanti riconoscimenti come i premi Early Career Award e Distinguished Research Career Award, conferitigli dalla International Society for Psychotherapy Research, nonché il premio Carl Rogers e un riconoscimento per l’importante contributo professionale alla ricerca applicata da parte della American Psychology Association. Inoltre, è stato insignito del Professional Award conferitogli dalla Canadian Psychological Association per il suo notevole contributo alla Psicologia come professione. Il Dott. Greenberg ha ricoperto altresì la carica di Presidente della Society for Psychotherapy Research. Attualmente si dedica principalmente alla formazione dei professionisti della salute mentale negli approcci focalizzati sull’emozione.
* In caso di crediti multipli (quando disponibili ECM, CPD e CE) potrai scegliere quale tipologia di crediti riscuotere a seconda delle tue esigenze.

1 recensione per questo prodotto

  1. LICIA BARROCU (proprietario verificato)

    Ho acquistato questo video corso per Janina Fisher a cui darei sempre 10 stelle. Ho scoperto Leslie Greenberg e la tecnica delle due sedie e quindi ho acquistato anche i suoi corsi. Utilissimi davvero, docenti di spessore, chiari , esemplificazioni utili e anche ottime slide e schemi di lavoro, grazie per l’opportunità preziosa

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