Trauma, Attaccamento

Attaccamento e Trauma 2023: Accogliere e riparare il Sé traumatizzato in psicoterapia – Roma
Evento dal vivo, Webinar Live
a cura diWendy Behary, Jeff Conway, Bruce Hersey, Jennifer Sweeton, Fabrizio Didonna, Jan Winhall, Dafna Lender, William Bumberry, Alessandro Carmelita, Marina Cirio, Vincenzo Caretti, Karen I. Countryman Roswurm, Athena Phillips
Date: 6-8 ottobre 2023 (venerdì, sabato e domenica) *
Orario: venerdì, dalle 9:00 alle 18:30; sabato, dalle 9:15 alle 18:30; domenica, dalle 9:15 alle 18:30
Durata: 23h 00m 00s
Streaming disponibile su Zoom Meetings
Accedi alla videoregistrazione dell’evento senza limiti di tempo
Questo evento si svolgerà a Roma, presso auditorium Antonianum (Viale Manzoni, 1, 00185 Roma)

(trasmesso anche in Live Streaming)

Disponibile in Inglese, Inglese (traduzione simultanea)

Sono previsti dei crediti

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(crediti ECM validi per il 2023)

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Dettagli dell’evento

Questa nuova edizione del congresso Attaccamento e Trauma esplorerà le origini e le possibili evoluzioni derivate dalle esperienze traumatiche nell’attaccamento.

Le neuroscienze hanno contribuito ad evidenziare l’importanza imprescindibile del senso di sicurezza nello sviluppo del sé individuale. Altrettanto importante è il soddisfacimento del bisogno di autonomia, il riconoscimento di sé come individuo. Le esperienze traumatiche nell’attaccamento sgretolano il senso di fiducia e di coesione del sé, dando origine a diversi possibili quadri psicopatologici, che rappresentano il tentativo dell’individuo di adattarsi al trauma, modellando il proprio sistema di funzionamento sull’ambiente.

La psicoterapia, nelle sue diverse forme, può rappresentare un percorso in cui si restituisce alla persona un nuovo adattamento alla realtà circostante, sulla base dei propri bisogni, della sicurezza, della fiducia, della sintonizzazione relazionale, della profonda connessione con l’altro.

I diversi interventi illustreranno modelli terapeutici e prospettive teoriche differenti, unite dall’attenzione allo sviluppo relazionale del Sé e alla dimensione incarnata delle sue molteplici dimensioni. L’accoglienza e la riparazione del trauma possono seguire metodi e approcci differenti, ma ciò che emerge attualmente dal panorama scientifico è la centralità della dimensione di profonda accettazione di ciò che ogni essere umano è ed esprime attraverso la propria esistenza, fatta di esperienze, comportamenti, tentativi di adattamento e guarigione dal trauma, valori e significati sempre degni di rispetto.

La 14esima edizione del celebre Congresso “Attaccamento e Trauma”, organizzato da Istituto di Scienze Cognitive (ISC), offrirà l’opportunità di integrare gli aspetti più innovativi degli studi di ricerca in ambito neuroscientifico agli interventi clinici più efficaci. Il Congresso punterà, inoltre, a favorire una comprensione più mirata di come il trauma può compromettere lo sviluppo sano non solo dell’individuo ma anche di intere comunità, e di come è possibile guarire le esperienze traumatiche in modo profondo e duraturo.

Dopo il successo dell’edizione del 2022 – a cui hanno partecipato 850 terapeuti provenienti da tutto il mondo – il Congresso “Attaccamento e Trauma” torna ancora una volta a Roma: sul palcoscenico del prestigioso Auditorium Antonianum, nel cuore della città Eterna e a pochi passi dal Colosseo, saliranno nuovamente Esperti di fama internazionale, pronti a offrire una panoramica completa e variegata sulla ricerca neuroscientifica e sulla pratica clinica nell’ambito del trattamento del trauma e dei disturbi dell’attaccamento. 

Il Congresso sarà trasmesso anche in diretta streaming su Zoom, consentendo la partecipazione online di tutti coloro che non potranno (o preferiranno evitare di) partecipare di persona. L’evento sarà interamente registrato e le videoregistrazioni saranno disponibili sul sito di Istituto di Scienze Cognitive senza limiti di tempo. 

Oltre a essere un’importante opportunità di formazione, la 14esima edizione del Congresso “Attaccamento e Trauma” sarà un prezioso momento di incontro e di condivisione per tutti i professionisti della salute mentale che, stanchi di seguire corsi online, sentono la necessità di ritrovare i propri colleghi di persona e vivere un’esperienza formativa arricchente e coinvolgente. Si ricorda che i posti disponibili per la partecipazione in presenza sono limitati. 

I Relatori:

    • Wendy Behary (Stati Uniti)
    • Jeff Conway (Stati Uniti)
    • Bruce Hersey (Stati Uniti)
    • Jennifer Sweeton (Stati Uniti)
    • Fabrizio Didonna (Italia)
    • Jan Winhall (Canada)
    • Dafna Lender (Stati Uniti)
    • William Bumberry (Stati Uniti)
    • Alessandro Carmelita and Marina Cirio (Regno Unito/Italia)
    • Vincenzo Caretti (Italia)
    • Irene Countryman Roswurm

Di cosa parlerà questo evento?

Leggi gli abstract dell’evento

Wendy Behary

Le origini del trauma: Implicazioni nel trattamento del narcisismo vulnerabile e grandioso 

Il Narcisismo Overt o Grandioso è caratterizzato da arroganza, predominio, estroversione agentica, antagonismo, presunzione, ricerca dello status, ricerca del potere, controllo e, a volte, aggressione. Mentre, il Narcisismo Vulnerabile o Covert è caratterizzato da negatività, introversione, nevroticismo, invidia, fantasie nascoste su status speciali, un forte bisogno di riconoscimento e rassicurazione, presunzione ed egocentrismo. Entrambi sono fortemente egocentrici e mancano di empatia. Oltre al temperamento, vi è una variabile di origine ambientale che sottende tutte le forme di narcisismo, ed è in larga parte la compromissione dell’attaccamento sicuro e delle connessioni interpersonali, con invece un’enfasi permanente sullo status e sulle prestazioni. Entrambe le forme di narcisismo, ma soprattutto il tipo fragile-vulnerabile, tendono a emergere come risposta di sopravvivenza a bisogni emotivi non soddisfatti, derivati da critiche, pretese, abuso, invischiamento, o abbandono nei primi anni di vita. I tratti, gli stati e i mode di coping costruiti del narcisista sono motivati da una vergogna tossica sottostante e da messaggi confusi da parte di caregivers, insegnanti, allenatori, da messaggi di specialità e inadeguatezza coesistenti, all’abbandono e/o dalla svalutazione della vulnerabilità e dei bisogni emotivi innati del bambino, e dalla scarsa impostazione di limiti, che conducono a bassi livelli di tolleranza della frustrazione, controllo degli impulsi e regolazione affettiva. Esistono molte sovrapposizioni e integrazioni tra i due tipi (anche noti come Disturbo Narcisistico di Personalità), sia nelle loro origini che nelle manifestazioni. Tutte le forme di narcisismo possono essere difficili da trattare in terapia. Durante il suo intervento, Wendy Behary condividerà alcune delle più recenti scoperte scientifiche sul narcisismo e parlerà di come questi tratti e costrutti fondamentali si sviluppano e si manifestano nella vita di queste persone, emergendo da esperienze di vita traumatiche. Condividerà anche cosa ipotizza la scienza sulla biologia e sul temperamento, e offrirà strategie informate dalla Schema Therapy, per coinvolgere e trattare questa popolazione, aggirando gli ostacoli, apparentemente impermeabili, che si possono incontrare, in modo solido ed efficace. 

Jeff Conway

L’ATTACCAMENTO, IL TRAUMA E GLI SCHEMI COMPROMESSI DI AUTONOMIA ED ESECUZIONE

Due dei bisogni primari per tutti gli esseri umani sono quelli di legarsi ed essere autonomi. E sebbene questi due bisogni possano sembrare abbastanza diversi l’uno dall’altro, essi sono, di fatto, legati in maniera intrinseca e complementari. 

Quando si costruisce una base sicura tra il caregiver e il bambino, quando un bambino si sente al sicuro, protetto e compreso, la propria abilità di crescere sano, esplorare, interiorizzare questa sicurezza relazionale si traducono nella capacità di agire e di avere fiducia nella propria vita e nella propria capacità di instaurare relazioni. 

Ma quando non vi è abbastanza sicurezza, né protezione e comprensione, tra il caregiver e il bambino, ciò può essere descritto come trauma d’attaccamento. Questo trauma si traduce in un’insicurezza interiorizzata che genera questi schemi compromessi di autonomia ed esecuzione, come gli schemi di dipendenza/incompetenza e invischiamento/sé non sviluppato.

In questo intervento, Jeff Conway esplorerà la relazione tra il trauma di attaccamento e l’idea di un corrispettivo “trauma dell’autonomia”, sotto forma di schemi compromessi di autonomia ed esecuzione e i continui mode di coping. Inoltre, verrà esplorato il rimedio alla relazione di reparenting limitato per guarire da questi schemi, che può aiutare a coltivare nel paziente uno stile di attaccamento più sicuro e un maggiore senso di autonomia.

Bruce Hersey

L’Attenzione Duale nella Ripresa: L’Essenza dell’EMDR Informata sulla Terapia dei Sistemi Familiari Interni

La Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari (EMDR) e la Terapia dei Sistemi Familiari Interni sono diventate largamente popolari nel trattamento dei disturbi dell’attaccamento e del trauma. Il loro presupposto comune della sottostante capacità umana e innata di ripresa, la lunga associazione dell’EMDR con i costrutti dello stato dell’Io e la formulazione unicamente accessibile dell’IFS si sono combinati per ispirare un’ampia curiosità riguardo alla loro applicazione congiunta. Al centro di questa alleanza, l’attenzione duale emerge come chiave per sbloccare la loro connessione reciproca al processo universale inerente a ogni ripresa riuscita. Durante il suo intervento, Bruce Hersey illustrerà in che modo ogni modello si avvicina allo schema dell’attenzione duale, come questi siano paralleli alle condizioni necessarie per il riconsolidamento della memoria e come una sintesi sistematica di questi modelli assicuri un allineamento più preciso all’essenza.

Jennifer Sweeton

Il modello NDIT (Neural Desensitization and Integration Training): Un approccio nuovo al trattamento del trauma, basato su evidenze scientifiche e guidato dalle Neuroscienze 

Esistono numerosi approcci evidence-based al trattamento del trauma in grado di aiutare profondamente i clienti. Tuttavia, molte di queste terapie tendono a essere rigide e prescrittive, rendendo difficoltoso per il terapeuta mantenere un approccio centrato sul cliente, oppure ampiamente teoriche e carenti in termini di applicazione pratica. Il Training per la Desensibilizzazione e l’Integrazione Neurale o NDIT (Neural Desensitization and Integration Training) ideato da Jennifer Sweeton – Neuroscienziata diventata successivamente Psicologa clinica – è un approccio al trattamento del trauma guidato dalle Neuroscienze, basato sull’esposizione e informato sul trauma. Questo modello, sia strutturato che flessibile, offre ai terapeuti una serie di strategie semplici da integrare alla propria pratica clinica, in grado di favorire l’elaborazione del trauma e di prevenire il flooding e la ritraumatizzazione del cliente. L’intervento di Jennifer Sweeton consentirà ai partecipanti di scoprire questa terapia nuova, citata da Bloomberg & Yahoo Finance, nonché di apprendere abilità essenziali relative al modello NDIT da poter applicare immediatamente al proprio lavoro con i clienti.

Fabrizio Didonna

La Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness per il DOC e il Trauma: dove i nuovi e i vecchi sentieri si incontrano

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo e il Disturbo da Stress Post-Traumatico sono due problematiche di natura psichica impegnative e difficili da trattare. Entrambi potrebbero presentare alcuni sintomi in comune (ad esempio l’evitamento, i comportamenti di ricerca di sicurezza), emozioni (ansia, senso di colpa, disgusto, vergogna), bias cognitivi, iper-reattività a stimoli specifici, una relazione disfunzionale con la propria esperienza interna.

Gli approcci basati sulla mindfulness, in particolare l’approccio MBCT (dall’ing. Mindfulness-Based Cognitive Therapy), sono pensati per essere indirizzati ai principali aspetti del DOC e del PTSD, che includono l’evitamento esperienziale, l’iperarousal, i comportamenti di ricerca di sicurezza e le emozioni che provocano disagio. Esistono molteplici componenti della mindfulness che possono promuovere la ripresa dal DOC e dal PTSD, tra cui l’attenzione, uno stile cognitivo consapevole, un cambiamento di prospettiva e un atteggiamento non giudicante e di normalizzazione nei confronti dell’esperienza interna. 

La Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness (MBCT) per il DOC è un programma di trattamento della “terza ondata” innovativo, manualizzato e validato empiricamente, progettato per creare un miglioramento significativo clinico e della vita in quelle persone che soffrono di Disturbo Ossessivo-Compulsivo. Il programma integra gli strumenti più efficaci della Terapia Cognitivo-Comportamentale con l’applicazione clinica dei principi e delle pratiche della mindfulness e dell’auto-compassione. 

Nel corso di questa presentazione, verranno messi in risalto i punti di forza di un approccio basato sulla mindfulness, e in particolare della MBCT, per entrambi i disturbi e il modo in cui questi interventi agiscono in maniera potente ed efficace su alcuni fattori eziologici e fenomenologici sovrapposti

Il Dott. Didonna condividerà anche gli ultimi risultati della ricerca sull’efficacia della MBCT per il DOC e il PTSD. 

La partecipazione a questo intervento garantirà ai partecipanti di apprendere maggiori dettagli su questo nuovo approccio terapeutico e su come usare la MBCT per aiutare i clienti affetti da DOC e PTSD per cambiare radicalmente e in modo sano la relazione disfunzionale che hanno sviluppato con la loro esperienza privata.

Jan Winhall

Comprendere e trattare il trauma da attaccamento utilizzando il Modello Polivagale del Felt Sense 

Il nostro attuale modello di comprensione dell’attaccamento traumatico si basa su un approccio patologizzante, che considera gli stili di attaccamento disregolati come “disturbi” disfunzionali, senza tener conto della saggezza intrinseca presente nel nostro corpo. Abbiamo quindi bisogno di un approccio nuovo, in grado di far fronte all’intersezione tra il trauma e l’attaccamento, adottando una prospettiva incarnata. Il Modello Polivagale del Felt Sense™ (Felt Sense Polyvagal Model o FSPM) trasforma l’attuale paradigma patologizzante in un approccio basato sui punti di forza: la Teoria Polivagale elaborata da Stephen Porges offre un nuovo modo per comprendere il nostro sistema nervoso autonomo, nonché il processo corporeo che monitora il nostro senso di sicurezza. Osservati attraverso una lente polivagale, gli stili di attaccamento traumatico e i comportamenti autolesionistici/finalizzati alla sopravvivenza vengono concepiti come tentativi adattivi del corpo di sopravvivere quando l’ambiente non è abbastanza sicuro da rendere possibili risposte emotive regolate. Durante la presentazione, Jan Winhall introdurrà il suo libro Treating Trauma and Addiction with the Felt Sense Polyvagal Model (Trattare il trauma e la dipendenza con il Modello Polivagale del Felt Sense™) e descriverà la cornice teorica del modello da lei ideato nel corso di oltre quarant’anni di lavoro con i sopravvissuti al trauma. Il Modello FSPM conduce i clinici verso una nuova modalità di lavoro con due importanti processi incarnati: l’interocezione (felt sense) e la neurocezione (Teoria polivagale). I partecipanti scopriranno anche l’approccio terapeutico del Focusing/Felt Sense di Gendlin e impareranno ad aiutare i clienti a entrare in connessione con il proprio corpo, un percorso fondamentale per la guarigione. Questo modello offre una cornice teorica in grado di supportare qualsiasi modalità terapeutica utilizzata dai clinici. L’applicazione del modello sarà dimostrata attraverso un’introduzione allo Strumento Incarnato per l’Assessment e il Trattamento™ (Embodied Assessment and Treatment Tool™ o EATT). Questo strumento fornisce una valutazione somatica della capacità del cliente di regolare il proprio sistema nervoso autonomo, integrando le esperienze incarnate e curando le ferite dell’attaccamento traumatico. Man mano che i terapeuti effettuano un assessment esperienziale nel corso del tempo, l’EATT diventa un vero e proprio piano di trattamento organizzato che può essere conservato online come cartella clinica. L’intervento includerà dimostrazioni pratiche di come utilizzare questo strumento. Oltre alla descrizione di questo modello, saranno presenti esempi di casi clinici, in modo da aiutare i terapeuti ad applicare questo approccio immediatamente. Questa presentazione sarà un mix di informazioni didattiche, pratiche esperienziali ed esempi di casi clinici.

Dafna Lender

METTERE IN PRATICA LA TEORIA POLIVAGALE: SFRUTTARE IL PROPRIO SISTEMA DI COINVOLGIMENTO SOCIALE PER SUSCITARE FIDUCIA NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI TRAUMATIZZATI

In questo intervento, i partecipanti avranno modo di apprendere in che modo la Teoria Polivagale (PVT) può aiutarli a lavorare con i bambini e i caregiver. Molti interventi sulla Teoria Polivagale si concentrano sul trattamento degli adulti, nonostante siano le prime esperienze a creare quel senso di sicurezza o difesa. È essenziale per tutti i bambini e i caregiver in terapia sentirsi al sicuro ed essere in grado di co-regolarsi. Ciò è vero soprattutto per quei clienti che hanno subito traumi. Questa presentazione si concentrerà su due forme complementari di interventi nella relazione bambino-caregiver: Theraplay® e la Psicoterapia Diadica Evolutiva (DDP). Attraverso video di esempi, esercizi pratici e discussione di casi, i partecipanti avranno modo di osservare l’impatto dello stato fisiologico sul bambino e sul caregiver e di descrivere in che modo i concetti della Teoria Polivagale possono essere usati intenzionalmente per rafforzare la terapia. Verranno presentati consigli su metodi di assessment, pianificazione e trattamento. Verranno illustrati video di esempi in cui i clienti presentano problemi relativi a perdite traumatiche, cure negli orfanotrofi e adozione, disregolazione, autismo e difficoltà genitoriali. 

Questo intervento si concentrerà sulla prima componente dello stabilire sicurezza e regolazione.

Durante questo intervento, i partecipanti impareranno a: 

  • Usare la voce, il ritmo, le espressioni facciali e il tatto per instillare fiducia attraverso:
    • esercizi che puntano a diverse qualità vocali;
    • la creazione e il mantenimento di un’espressione facciale aperta con clienti sulla difensiva;
    • strategie per incorporare il tocco sicuro.
  • Sorprendere il cervello di un cliente sulla difensiva con nuove risposte che catturino la sua attenzione, interrompano la sua difensiva e generino curiosità:
    • usando giocosità e paradossi.
  • Imparare esercizi e attività per far sentire più rilassato, aperto e pronto alla connessione il cliente in shutdown, in guardia o arrabbiato, attraverso:
    • esercizi di movimento e respirazione che creano connessione.

Al termine di questo intervento, i partecipanti saranno in grado di:

  1. descrivere i principi fondamentali e le caratteristiche della Teoria Polivagale;
  2. discutere su come mettere in pratica le caratteristiche della Teoria Polivagale nell’ambiente clinico;
  3. descrivere il Sistema di Coinvolgimento Sociale e in che modo la connessione cervello-faccia-cuore si è evoluta;
  4. identificare quando il Sistema di Coinvolgimento Sociale di un cliente è compromesso dallo stress e dal trauma e aiutarlo a resettarlo;
  5. descrivere in che modo una seduta terapeutica può essere pianificata ed eseguita per massimizzare la sicurezza, il Coinvolgimento Sociale e la regolazione dei clienti. 

Il trattamento Theraplay® consiste nel descrivere delle attività per rispondere al ritiro del Sistema di Coinvolgimento Sociale del cliente.

William Bumberry

Lavorare con l’infedeltà: Il Metodo Gottman 

L’infedeltà, contraddistinta da tutti gli ingredienti principali del tradimento emotivo e/o sessuale, è un’esperienza dolorosa e spiazzante. Il suo impatto è profondo, così come il dolore che causa. Se, da un lato, il legame può essere distrutto in un istante, il processo di guarigione e di ricostruzione richiede molto tempo. Chi ha vissuto quest’esperienza all’interno della propria relazione, o ha affrontato questo percorso con i propri clienti in terapia, sa bene che il viaggio è tortuoso: emozioni intense si attivano rapidamente e la reattività diventa la norma. Per i terapeuti è essenziale restare presenti, sintonizzati e stabilire. Altrettanto essenziale è costruire un’alleanza terapeutica sana. Durante questa presentazione, William Bumberry si concentrerà sull’approccio impiegato dal Metodo Gottman nel trattamento dell’infedeltà – chiamato “Atone, Attune, Attach” (lett. “Espiare, Sintonizzarsi, Creare un legame di attaccamento”) – che ha rappresentato un vero e proprio cambio di paradigma nell’ambito della terapia di coppia. Questo modello spiega, con chiarezza e saggezza, come superare la tempesta, sanare la ferita e ricostruire il legame spezzato. Basato sulle ricerche fondamentali condotte da John e Julie Gottman, questo modello enfatizza la centralità della Fiducia e dell’Impegno nel percorso che porta i clienti dal tradimento al ripristino dell’intimità.

Alessandro Carmelita

“MIMT: oltre l’integrazione intrapsichica e relazionale, verso una connessione profonda con il tutto”

La Mindful Interbeing Mirror Therapy si occupa da anni di lavorare con i pazienti per il superamento del trauma attraverso l’integrazione, che non è solo intrapsichica, ma prima di tutto relazionale.
Il setting unico di questo approccio permette l’accesso diretto alla dimensione più profonda del trauma d’attaccamento, poiché il paziente può vedere l’organizzazione dei diversi Sé che si sono differenziati nel corso dello sviluppo, a partire dall’interiorizzazione dell’Altro che ha agito l’abuso o la deprivazione. Lo specchio dà al paziente la possibilità di entrare simultaneamente in relazione con il bambino vittima del trauma e l’Altro Interiorizzato che prova disgusto, rabbia, vergogna, paura.
Inoltre, le tecniche utilizzate in terapia permettono di lavorare ad un livello profondo, al di sotto del livello di consapevolezza, accedendo al nucleo del Sé.
Attraverso un continuo e attento processo di rispecchiamento nella relazione terapeutica, calibrato attraverso una compassione profonda tra terapeuta e paziente, vengono ripristinati i percorsi neuronali per l’integrazione dei diversi Sé e la ricostruzione di un Sé corso ed integrato.
Il fine ultimo della MIMT non è solo l’integrazione intrapsichica, ma un senso di compassione per tutto ciò che circonda l’essere umano, in una visione ampia ed ecologica della realtà in cui siamo tutti interconnessi ad un livello ancestrale e profondo

Marina Cirio

“MIMT: oltre l’integrazione intrapsichica e relazionale, verso una connessione profonda con il tutto”

La Mindful Interbeing Mirror Therapy si occupa da anni di lavorare con i pazienti per il superamento del trauma attraverso l’integrazione, che non è solo intrapsichica, ma prima di tutto relazionale. Il setting unico di questo approccio permette l’accesso diretto alla dimensione più profonda del trauma d’attaccamento, poiché il paziente può vedere l’organizzazione dei diversi Sé che si sono differenziati nel corso dello sviluppo, a partire dall’interiorizzazione dell’Altro che ha agito l’abuso o la deprivazione. Lo specchio dà al paziente la possibilità di entrare simultaneamente in relazione con il bambino vittima del trauma e l’Altro Interiorizzato che prova disgusto, rabbia, vergogna, paura.
Inoltre, le tecniche utilizzate in terapia permettono di lavorare ad un livello profondo, al di sotto del livello di consapevolezza, accedendo al nucleo del Sé.
Attraverso un continuo e attento processo di rispecchiamento nella relazione terapeutica, calibrato attraverso una compassione profonda tra terapeuta e paziente, vengono ripristinati i percorsi neuronali per l’integrazione dei diversi Sé e la ricostruzione di un Sé corso ed integrato.
Il fine ultimo della MIMT non è solo l’integrazione intrapsichica, ma un senso di compassione per tutto ciò che circonda l’essere umano, in una visione ampia ed ecologica della realtà in cui siamo tutti interconnessi ad un livello ancestrale e profondo

Vincenzo Caretti

La dissociazione del legame e dell’intimacy nella Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica

Nella Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica, per mezzo dell’esplorazione condivisa delle fantasie del paziente, vengono mentalizzate le emozioni e le sensazioni fisiche negative croniche e persistenti di origine traumatica, nonché gli stati tensione corporea – di attacco, di fuga, di immobilizzazione – quali manifestazioni del Sabotatore Interno o (Anti-bonder) che distorce l’immagine di sé e i legami interpersonali, distruggendoli, a danno del benessere e della fiducia. Il Sabotatore Interno o (Anti-bonder) disattiva il sistema di attaccamento relazionale e dissocia il comportamento di Intimacy e i legami profondi, a sfavore della sicurezza e del piacere del paziente di stare con sé stesso e con gli altri. Lo scopo della Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica è quello di mentalizzare nell’alleanza terapeutica come, ancora nel qui ed ora,  gli scripts della coazione a ripetere modelli operativi e pattern traumatici nelle rappresentazioni di sé e degli altri, disattivano il sistema di attaccamento sociale per attaccare e dissociare i legami di dipendenza, mantenendo il paziente in uno stato di agitazione o di demotivazione nell’ingaggio sociale e nell’Intimacy, sia quando il paziente si connette con gli altri, sia quando deve fronteggiare o riparare un conflitto con gli altri. Sulla base di questo processo clinico, l’alleanza terapeutica sostiene e supporta il paziente verso una nuova azione consapevole a favore di una progressiva autonomia nei riguardi del suo Sabotatore Interno o (Anti-bonder), favorendo una sua maggiore fiducia nei legami interpersonali e nelle rotture relazionali, per realizzare un cambiamento nello stare con sé stesso, con gli altri e nella comunità, sia a livello emotivo che corporeo.

Karen I. Countryman Roswurm

Il titolo e l’abstract di questo intervento saranno disponibili a breve.

Athena Phillips

Trattamento della dissociazione a base di ketamina: un caso studio condotto su una paziente di nome Heather

I pazienti con storie di traumi e sintomi dissociativi si presentano spesso con una complessità significativa e stratificata. La traiettoria del trattamento è lunga e complessa e gli obiettivi prestabiliti si verificano generalmente in scarsi intervalli. Sebbene la ricerca abbia contribuito a fare notevoli passi in avanti sui risultati del trattamento dei pazienti con sintomi dissociativi, la durata e la gravità della sofferenza restano una caratteristica del quadro clinico. Gli interventi che combinano la psicoterapia tradizionale agli approcci innovativi hanno il potenziale per ridurre la durata complessiva e il costo del trattamento del paziente. La ketamina e la psilocibina potrebbero avere il potenziale per cambiare completamente la traiettoria del trattamento, viste le ricerche che stanno emergendo per i pazienti con depressione resistente al trattamento. Sebbene questi interventi possano essere molto promettenti, altrettanto preoccupante è il potenziale di rischio derivante dalla loro applicazione a persone con traumi complessi e dissociazione strutturale. L’esperienza e la risposta di Heather alla ketamina come intervento potrebbe offrire una comprensione dei rischi e delle possibilità di applicazione della ketamina a questa popolazione. 

Al termine di questo intervento, i partecipanti potranno:

  1. Discutere i potenziali risultati del trattamento sull’uso della ketamina con i pazienti con sintomi dissociativi.
  2. Identificare i potenziali rischi dell’uso del trattamento a base di ketamina con i pazienti con sintomi dissociativi. 
  3. Discutere l’importanza di dedicarsi a ulteriori ricerche sull’uso della ketamina come intervento per i pazienti con sintomi dissociativi. 
  4. Parlare del rifiuto culturale della dissociazione come fattore che contribuisce alle lacune nella ricerca di nuovi interventi, come la ketamina. 
  5. Discutere le possibilità di utilizzo della ketamina in aggiunta alla terapia nei pazienti con disturbi dissociativi.

Ecco il programma dell’evento

Gli orari potrebbero leggermente variare

Programma del 06/10/2023
  1. Il programma:NB. Il programma riportato di seguito è indicativo e potrebbe subire variazioni indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Ove non indicato esplicitamente (“intervento online”), la partecipazione di tutti i Relatori è prevista in presenza. Tuttavia, eventuali limitazioni legate all’emergenza COVID e/o ad altre cause di forza maggiore, potrebbero impedire ad alcuni Relatori di viaggiare e, quindi, costringerli a tenere una presentazione online. In tal caso, l’intervento non sarà pre-registrato e il docente interverrà in diretta live, in modo da poter interagire con il pubblico. Eventuali variazioni del programma verranno comunicate da Istituto di Scienze Cognitive (ISC) il più tempestivamente possibile. 

Venerdì 6 ottobre

9.00-9.15 Meditazione guidata

9.15-9.30 Apertura del Congresso

9.30-11.00 Wendy Behary: “Le origini del trauma: Implicazioni nel trattamento del narcisismo vulnerabile e grandioso”

11.00-11.20 Pausa

11.20-11.30 Prima performance artistica

11.30-13.00 Jeff Conway: L’Attacco, il trauma e gli schemi di compromessa autonomia e performace. 

13.00-13.50 Pausa pranzo

13.50-14.00 Seconda performance artistica

14.00-15.30 Bruce Hersey: L’Attenzione Duale nella Ripresa: L’Essenza dell’EMDR Informata sulla Terapia dei Sistemi Familiari Interni.

15.30-15.50 Pausa

15:50-16:00: Terza performance artistica

16.00-17.30 Jennifer Sweeton: “Il modello NDIT (Neural Desensitization and Integration Training): Un approccio nuovo al trattamento del trauma, basato su evidenze scientifiche e guidato dalle Neuroscienze” 

17.30-18.30 Panel conclusivo, domande & risposte

Programma del 07/10/2023

Sabato 7 ottobre:

9.15-9.30 Meditazione guidata

9.30-11.00 Fabrizio Didonna: “L’utilizzo della Terapia Cognitiva basata sulla Mindfulness nel trattamento del DOC e del trauma”

11.00-11.20 Pausa

11:20-11:30 Prima performance artistica

11.30-13:00 Jan Winhall: “Comprendere e trattare il trauma da attaccamento utilizzando il Modello Polivagale del Felt Sense™”

13:00-13.50 Pausa pranzo

13.50-14.00 Seconda performance artistica

14.00-15.30 Dafna Lender: Mettere in pratica la teoria polivagale: sfruttare il proprio sistema di coinvolgimento sociale per suscitare fiducia nei bambini e negli adolescenti traumatizzati

15.30-15.50 Pausa

15.50-16.00 Terza performance artistica

16.00-17.30 William Bumberry: “Lavorare con l’infedeltà: Il Metodo Gottman”

17.30-18:30 Panel conclusivo, domande & risposte

Programma del 08/10/2023

Domenica 8 ottobre:

9.15-9.30 Meditazione guidata

9.30-11.00 Alessandro Carmelita e Marina Cirio: “MIMT: oltre l’integrazione intrapsichica e relazionale, verso una connessione profonda con il tutto”.

11.00-11.20 Pausa

11.20-11.30 Prima performance artistica

11.30-13.00 Vincenzo Caretti: “La dissociazione del legame e dell’intimacy nella Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica” 

13.00-13.50 Pausa pranzo

13.50-14.00 Seconda performance artistica

14.00-15.30 Karen I. Countryman Roswurm (USA)

15.30-15:50 Pausa

15:50-16:00 Terza performance artistica 

16.00-17:30 Athena Phillips (USA): Trattamento della dissociazione a base di ketamina: un caso studio condotto su una paziente di nome Heather

17.30-18:30 Panel conclusivo, domande & risposte

NB: Il programma riportato di seguito è indicativo e potrebbe subire variazioni indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Ove non indicato esplicitamente (“intervento online”), la partecipazione di tutti i Relatori è prevista in presenza. Tuttavia, eventuali limitazioni legate all’emergenza COVID e/o ad altre cause di forza maggiore, potrebbero impedire ad alcuni Relatori di viaggiare e, quindi, costringerli a tenere una presentazione online. In tal caso, l’intervento non sarà pre-registrato e il docente interverrà in diretta live, in modo da poter interagire con il pubblico. Eventuali variazioni del programma verranno comunicate da Istituto di Scienze Cognitive (ISC) il più tempestivamente possibile.

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Wendy Behary
Con alle spalle un’esperienza professionale trentennale e numerose certificazioni di livello avanzato, Wendy Behary è fondatrice e direttrice del Cognitive Therapy Center del New Jersey e dello Schema Therapy Institute, nell’area metropolitana NJ-NYC. Da oltre vent’anni, lavora con i suoi clienti nell’ambito della propria attività terapeutica, occupandosi inoltre di formazione e supervisione di altri professionisti della saluta mentale. Ha fatto parte della Faculty del Cognitive Therapy Center e dello Schema Therapy Institute di NYC per anni (fino alla fusione con lo Schema Therapy Institute del NJ nel 2012); è stata formata da Jeffrey Young, con cui collabora dal 1989. È, inoltre, membro fondatore e Supervisore presso la Academy of Cognitive Therapy (Aaron T. Beck Institute) e ha precedentemente ricoperto il ruolo di Presidentessa del Comitato Esecutivo della Società Internazionale della Schema Therapy (ISST) nel periodo compreso tra il 2010 e il 2014, nonché il ruolo di Coordinatrice per la Formazione e la Certificazione in ST, dal 2008 al 2010. Attualmente, ricopre la carica di Presidentessa del Comitato della ISST per i programmi di sviluppo relativi alla Schema Therapy. Co-autrice di svariati capitoli e articoli sulla Schema Therapy e sulla TCC, Wendy Behary è autrice di “Disarmare il narcisista”: tradotto in 15 lingue diverse, la terza edizione del libro è stata pubblicata il 1° ottobre del 2021. Wendy si è specializzata nel trattamento dei narcisisti e delle persone che vivono con loro o si trovano ad averci a che fare. In qualità di autrice ed esperta nell’ambito del narcisismo, ha contribuito alla scrittura di numerosi capitoli – rivolti ai professionisti della salute mentale – sul tema dell’utilizzo della Schema Therapy nel trattamento del narcisismo. Relatrice apprezzata sia a livello nazionale che internazionale, gli argomenti trattati durante i suoi interventi – rivolti sia al pubblico generale che ai professionisti della salute mentale – sono molteplici: dal narcisismo alle relazioni, dalla gestione della rabbia alle strategie per relazionarsi con persone difficili, sino alla risoluzione dei conflitti interpersonali. Nell’ambito della sua pratica clinica, Wendy lavora principalmente con i narcisisti e i loro partner/le persone che hanno a che fare con loro; si occupa inoltre di questioni relative alla genitorialità e di coppie con problemi relazionali. Si occupa, infine, di coaching individuale per migliorare la capacità di affrontare un colloquio, il public speaking e le abilità interpersonali.
Jeff Conway
Jeff Conway, MS, LCSW, è l’attuale Presidente dell’International Society of Schema Therapy (ISST). È membro fondatore e ha ricoperto diversi ruoli all’interno dell’ISST a partire dalla sua fondazione. La sua precedente carica all’interno del Consiglio di Amministrazione, dal 2018 fino al 2020, è stata di Training Coordinator. Continua a essere un Trainer e Supervisore di Schema Therapy e ha coltivato una nicchia di formazione per la comprensione e il trattamento efficace dell’Invischiamento e dello Schema del Sé Non Sviluppato. Ha scritto su questo schema e ha organizzato molti workshop e gruppi di supervisione su questo argomento in tutto il mondo. Jeff Conway è anche membro fondatore del NY Center for Emotion Focused Therapy e ha una formazione in Terapia Focalizzata sulle Emozioni (EFT), un modello innovativo di terapia di coppia, basato sulla Teoria dell’Attaccamento. È anche Trainer e Supervisore certificato di Schema Therapy e ha appena completato un nuovo programma di formazione online sulla Schema Therapy per le coppie, nel marzo del 2022. Altre aree di formazione ed esperienza includono il trattamento del trauma della prima infanzia, l’Object Relations Theory Group, il lavoro con i singoli, le coppie e i gruppi.
Bruce Hersey
Bruce Hersey, LCSW, è co-fondatore del Syzygy Institute e creatore di interventi basati sull’IFS da applicare alla Terapia EMDR. Dalla creazione della piattaforma emdrifs.com, un sito di auto-apprendimento che offre videocorsi pre-registrati relativi alla Terapia dei Sistemi Familiari Interni, all’EMDR e all’integrazione della Terapia della Coerenza, Bruce Hersey continua a sviluppare metodi di insegnamento in costante evoluzione, raggiungendo nuovi livelli di integrazione e complessità. L’approccio adottato da Bruce Hersey si è sviluppato inizialmente dall’applicazione del modello dei Sistemi Familiari Interni (IFS) di Richard Schwartz al Protocollo Standard della Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari (EMDR) elaborato da Francine Shapiro; in seguito, il suo approccio ha integrato anche la Terapia della Coerenza di Bruce Ecker, nonché l’applicazione clinica delle scoperte neuroscientifiche emerse dalla ricerca sul riconsolidamento della memoria.Bruce Hersey vanta una consolidata esperienza come Relatore ed è noto per la sua chiarezza, il suo senso dell’umorismo, il suo calore e la sua umiltà. Ha condotto numerosi workshop (introduttivi e non) sull’IFS e sull’EMDR informata sulla Terapia dei Sistemi Familiari Interni, sia in presenza che online. Bruce Hersey ha conseguito la certificazione come Consulente EMDR rilasciata dall’EMDRIA e ha ottenuto una certificazione di 3° livello come Consulente Clinico IFS; inoltre, è stato chiamato a intervenire due volte come Relatore alla Conferenza Annuale sull’IFS, intervenendo anche ad altri eventi di grande rilievo nel settore, come quello organizzato dall’AASECT e da EMDR UK. Infine, ha pubblicato brevi video introduttivi relativi all’IFS (Finding Your Parts) e all’EMDR (EMDR At A Glance), disponibili su YouTube. L’approccio da lui ideato – l’EMDR informata sulla Terapia dei Sistemi Familiari Interni – è stato oggetto di due podcast: Therapy Explained di James Lloyd e The One Inside di Tammy Sollenberger.
Jennifer Sweeton
JENNIFER SWEETON Formatasi inizialmente come neuroscienziata, Jennifer Sweeton è Psicologa clinica e forense, autrice n°1 di best-seller nell’ambito della Psicologia clinica su Amazon, nonché Esperta di fama internazionale nell’ambito del trauma e delle neuroscienze della salute mentale. È autrice di numerosi manuali clinici: Trauma Treatment Toolbox (PESI Publishing); Train Your Brain Card Deck (PESI Publishing and Media); Eight Key Brain Areas of Mental Health and Illness (W. W. Norton & Company) e il nuovo Traumatic Stress Recovery Workbook (New Harbinger Publications, Inc), prossimo alla pubblicazione. La Dott.ssa Sweeton ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Stanford University School of Medicine, la Pacific Graduate School of Psychology, e il National Center for PTSD. Inoltre, ha conseguito una laurea magistrale in Psicologia della personalità (focalizzata principalmente sulle neuroscienze affettive) presso la Stanford University, e ha studiato genetica comportamentale e psicopatologia presso la Harvard University. La Dott.ssa Sweeton vive e gestisce uno studio privato – il Kansas City Mental Health Associates – a Kansas City. È, inoltre, fondatrice e co-proprietaria di un’organizzazione specializzata nella formazione continua, OnlineCECredits.com, che offre corsi di qualità a oltre 15.000 professionisti della salute mentale. La Dott.ssa Sweeton è stata nominata professoressa aggiunta presso la University of Kansas School of Medicine, ed è ex-presidentessa della Greater Kansas City Psychological Association e della Oklahoma Psychological Association. La Dott.ssa Sweeton si occupa di coaching, consulenza, Psicoterapia focalizzata sul trauma e valutazione forense, lavorando con clienti in tutto il mondo. È ideatrice del Training per la Desensibilizzazione e l’Integrazione Neurale o NDIT (Neural Desensitization and Integration Training), un approccio psicoterapeutico evidence-based, suddiviso in moduli, utilizzato nel trattamento del PTSD. Definita da PESI una dei massimi “Esperti di fama mondiale nell’ambito del trattamento del trauma”, la Dott.ssa Sweeton ha formato più di 15.000 professionisti della salute mentale in tutti i 50 Stati americani e in oltre 20 Paesi del mondo.
Fabrizio Didonna
Il Dott. Fabrizio Didonna è Psicologo e Psicoterapeuta, Visiting Professor presso la Jiao Tong University di Shanghai e docente presso l’Institute for Lifelong Learning dell’Università di Barcellona. Noto internazionalmente per le sue pubblicazioni e contributi scientifici relativi all’integrazione tra la pratica meditativa della Mindfulness e la Psicoterapia. È il fondatore del modello terapeutico, nonché autore del relativo manuale, Mindfulness-Based Cognitive-Therapy for Obsessive Compulsive Disorder (Guilford Press-New York), il primo programma terapeutico standardizzato e manualizzato basato sulla Mindfulness per il Disturbo Ossessivo Compulsivo (www.mbctforocd.com). Nel 2006 ha pubblicato con Claudia Herbert il libro “Capire e superare il trauma” (Ed. Erickson) ed è Editor e Autore del libro Clinical Handbook of Mindfulness (2009, Springer Publisher, New York; Manuale Clinico di Mindfulness, Franco Angeli), il primo manuale al mondo sulle applicazioni terapeutiche della meditazione mindful, tradotto in 5 lingue. Il Dott. Didonna è Direttore del Centro Italiano di Terapia Cognitiva e Mindfulness per la diagnosi e il trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo e fondatore e Presidente dell’Istituto Italiano per la Mindfulness (IS.I.MIND). Ha partecipato in qualità di relatore e chairman a numerosi congressi e in diverse università in Italia e all’estero, tra le quali Harvard e Oxford, ed è autore di diverse pubblicazioni scientifiche su libri e riviste nazionali e internazionali. È inoltre Coordinatore del Servizio per i Disturbi d’Ansia e dell’Umore e del Servizio per il Disturbo Ossessivo Compulsivo presso la Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano (VI). Pratica e insegna la meditazione da molti anni e conduce inoltre numerosi seminari clinici, corsi di formazione e ritiri di meditazione in Italia e in diversi paesi del mondo, tra i quali Stati Uniti, Cina, Israele, Spagna, Gran Bretagna, Finlandia, Portogallo e Bulgaria. È inoltre Direttore Scientifico del Master annuale in Mindfulness-Based Therapy.
Jan Winhall
Jan Winhall (M.S.W. F.O.T.) è Autrice, Insegnante e Psicoterapeuta. Ricopre il ruolo di Professore Aggiunto presso l’Università di Toronto, all’interno del dipartimento di Studi Sociali (Social Work) e collabora attivamente con il Polyvagal Institute in qualità di Educational Partner. Di recente, ha pubblicato il libro “Treating Trauma and Addiction with the Felt Sense Polyvagal Model” (Routledge, 2021). Ricopre, inoltre, la carica di Certifying Co-Ordinator all’interno dell’International Focusing Institute ed è co-direttrice del Centro di Psicoterapia e Formazione Focusing on Borden, nonché della clinica itinerante Borden Street Clinic. Jan Winhall ama insegnare a professionisti della salute mentale provenienti da tutto il mondo. Il suo sito web è janwinhall.com.
Dafna Lender
Dafna Lender (LCSW) si è formata come social worker ed è diventata negli anni un punto di riferimento a livello internazionale per la formazione e la supervisione dei terapeuti specializzati nel lavoro con i bambini e le famiglie. Ha ottenuto una certificazione (sia come Trainer che come Supervisore/Consulente) sia in Theraplay che in Psicoterapia Diadica Evolutiva o DDP (Dyadic Developmental Psychotherapy). Le competenze da lei acquisite si basano su 25 anni di esperienza nell’ambito della terapia familiare e del lavoro sulle questioni relative all’attaccamento, durante i quali è intervenuta in molti contesti diversi: oltre alla propria pratica clinica, si è occupata di programmi di doposcuola per adolescenti a rischio; programmi terapeutici per famiglie affidatarie; stabilizzazione di crisi familiari; programmi terapeutici in strutture residenziali. Lo stile di Dafna Lender – sia come terapeuta che come docente – è un mix tra allegria e profondità, accompagnato da un atteggiamento scherzoso, ma anche profondo e appassionato. Dafna Lender è, inoltre, co-autrice del libro “Theraplay: the Practitioner’s Guide” (2020). Attualmente si occupa di formazione e supervisione in ben 15 Paesi, in 4 lingue diverse: inglese, ebraico, francese e spagnolo.
William Bumberry
William Bumberry, Ph.D., è uno Psicologo clinico specializzato nel lavoro con le coppie, di cui si occupa da oltre 25 anni. Da più di dieci anni, il Dott. Bumberry è membro del Gottman Institute, da cui ha ottenuto la certificazione di livello avanzato come Terapeuta di coppia, Trainer e Consulente specializzato nel Metodo Gottman. Inoltre, il Dott. Bumberry fa parte della American Psychological Association ed è Professore Aggiunto presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di St. Louis. Dopo aver conseguito la certificazione ufficiale come Trainer Gottman, il Dott. Bumberry ha tenuto numerosi corsi di formazione su questo approccio terapeutico, sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Grazie alla sua consolidata esperienza come Trainer, il Dott. Bumberry è un Relatore chiaro ed energico, capace di presentare argomenti complessi in modo pratico e altamente fruibile. Il Dott. Bumberry si dedica con passione alla formazione dei terapeuti, aiutandoli ad applicare il Metodo Gottman alla loro pratica clinica, con l’obiettivo di “rendere il mondo un posto migliore, coppia dopo coppia”. I suoi corsi sono una combinazione di creatività, accessibilità e senso dell’umorismo. Oltre alla sua esperienza nell’ambito dell’insegnamento del Metodo Gottman, il Dott. Bumberry ha ottenuto, inoltre, una certificazione come Terapeuta EFT (Terapia Focalizzata sulle Emozioni). Per molti anni, ha collaborato strettamente con il Dott. Carl Whitaker. Infine, è co-autore dei libri “Dancing with the Family: A Symbolic-Experiential Approach” e “Reshaping Family Relationships: The Symbolic Therapy of Carl Whitaker”, nonché del video corso “A Different Kind of Caring”.
Alessandro Carmelita
Psicologo e Psicoterapeuta, Alessandro Carmelita si è formato con alcuni tra i massimi Esperti nell’ambito della Psicoterapia e della Neurobiologia Interpersonale. Ha creato la Mindful Interbeing Mirror Therapy (MIMT) e, insieme a Marina Cirio, ne ha sviluppato gli aspetti clinici. Attualmente, si dedica attivamente alla diffusione di questo nuovo, rivoluzionario, approccio terapeutico. Psicologa e Psicoterapeuta, Marina Cirio ha arricchito la sua formazione con recenti contributi in ambito psicoterapeutico e neuroscientifico. Ha sviluppato, insieme ad Alessandro Carmelita, la MIMT, approfondendone gli aspetti clinici e di ricerca rispetto all’intervento con diverse tipologie di pazienti. Utilizza questo approccio innovativo da anni e partecipa alla formazione di nuovi terapeuti, aiutandoli a comprendere questa potente modalità di entrare in relazione con il paziente, promuovendone un reale e profondo cambiamento.
Marina Cirio
Psicologa e Psicoterapeuta, Marina Cirio ha arricchito la sua formazione con recenti contributi in ambito psicoterapeutico e neuroscientifico. Ha sviluppato, insieme ad Alessandro Carmelita, la MIMT, approfondendone gli aspetti clinici e di ricerca rispetto all’intervento con diverse tipologie di pazienti. Utilizza questo approccio innovativo da anni e partecipa alla formazione di nuovi terapeuti, aiutandoli a comprendere questa potente modalità di entrare in relazione con il paziente, promuovendone un reale e profondo cambiamento.
Vincenzo Caretti
Vincenzo Caretti è psicologo clinico, psicoanalista e professore ordinario di Psicologia Dinamica presso la LUMSA di Roma. Direttore del Master di II° livello in ‘Criminologia Clinica e Scienze Forensi’ della LUMSA di Roma; Direttore di Forma Mentis, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicodinamica Integrata dell’Ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma; Direttore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Psicoanalitica (IIPP) di Palermo. Le sue ricerche hanno riguardato nel tempo: l’alessitimia, il trauma evolutivo, la personalità psicopatica, le applicazioni della teoria polivagale nell’approccio psicosomatico in psicoterapia. Autore di numerose pubblicazioni, ha standardizzato test psicometrici e interviste semi-strutturate come la PDSS, l’ABQ, il PDI, la PCL-R e la HCRv3, di uso corrente nell’assessment e nella pratica clinica.
Karen I. Countryman Roswurm
La Dott.ssa (Karen) Irene Countryman-Roswurm è professoressa associata di ruolo presso la School of Social Work. È anche Field Educator per il Kansas Leadership Center (KLC). Complessivamente, la Dott.ssa Roswurm ha più di 26 anni di esperienza professionale nei movimenti che lavorano per porre fine agli abusi, al fenomeno dei senza fissa dimora, allo sfruttamento, al traffico di esseri umani e agli “ismi” di adattamento in cui questi problemi sono spesso radicati. Soprattutto, lei è promotrice della cura olistica e della prosperità. Una donna nativa dei Piedi Neri che rimane ancorata alle proprie esperienze di vita nel superare strade e sistemi (es. l’assistenza all’infanzia e l’affidamento, i sistemi giudiziari legali/penali, etc), la Dott.ssa Roswurm è una leader trasformista che ha dedicato la sua vita a pratiche contemplative ed emancipatorie. Avvalendosi dei suoi diversi punti di vista di prima mano, la Dott.ssa Roswurm offre percorsi di prosperità olistica per singoli individui, gruppi e comunità che affrontano abusi, sfruttamento e traffico di esseri umani, attraverso programmi a servizio diretto, istruzione e training, consulenze e assistenza tecnica, ricerca e sviluppo di politiche. Nei ruoli di assistente sociale, coordinatrice di programmi, terapeuta, organizzatrice di risposte comunitarie, difensore dei diritti umani, ricercatrice, educatrice, capacity builder e public policy developer, ha mosso i suoi passi insieme a migliaia di persone a livello nazionale e internazionale. In particolar modo, la Dott.ssa Roswurm è stata precursore dei Movimenti a protezione dei fuggiaschi, dei senzatetto e contro il traffico di esseri umani, promuovendo strategie di prevenzione, intervento e promozione di prosperità attraverso il suo Lotus Anti-trafficking Model™. Ha all’attivo più di 20 pubblicazioni e ha tenuto migliaia di conferenze, workshop e conversazioni fondamentali in tutto il mondo. Ampiamente nota per il suo sostegno nel ridurre la criminalizzazione dei giovani fuggiaschi, senzatetto e/o sopravvissuti allo sfruttamento sessuale a fini commerciali, le opportunità e i riconoscimenti più cari alla Dott.ssa Roswurm sono quelli che riflettono il suo impegno a camminare al loro fianco nel loro cammino verso la vera identità. La Dott.ssa Roswurm ha prestato servizio come esperta in materia presso la White House National Convening on Trafficking and Child Welfare ed è Indigenous (nativa americana) Survivor-Leader Fellow presso l’U.S. Department of Health and Human Trafficking Leadership Academy (HTLA). Inoltre, è presidente eletta del Team Justice, il comitato consultivo per le carceri minorili della Contea di Sedgwick e spesso è testimone esperto in casi riguardanti il traffico di esseri umani. A riconoscimento dei suoi servizi, la Dott.ssa Roswurm è stata insignita di molti premi, tra cui il Distinguished Kansan e il Martin Luther King Jr. Award del Kansas African American Museum.
Athena Phillips
Athena Phillips, LCSW, PsyD Candidate, ha iniziato la sua carriera nell’ambito della salute comportamentale nel 1995, lavorando con bambini e adulti con disabilità dello sviluppo. Lavorare con questa popolazione l’ha spinta a conseguire una laurea in Social Work presso la Pacific University di Forest Grove, in Oregon. Si è laureata a pieni voti e nel 2000 è stata promossa Studentessa dell’anno in Social Work. Ha condotto il suo tirocinio presso la Sexual Assault Resource Center, dove ha contribuito a sviluppare un programma di prevenzione della violenza sessuale per i bambini da utilizzare all’interno del sistema scolastico. È stata in quest’occasione che ha iniziato a svilupparsi il suo interesse sul trattamento del trauma, spingendola a conseguire un diploma di specializzazione. Ha conseguito un Master in Social Work presso la Portland State University, dove le è anche stata conferita una Laurels Scholarship e si è laureata con lode. Dopo aver conseguito la laurea, ha lavorato come operatrice socio-sanitaria nei reparti di emergenza, nei piani medici e in un’unità dell’ambulatorio di psichiatria geriatrica. Ha iniziato il suo esercizio privato della professione nel 2007, con specializzazione sui disturbi dissociativi e del trauma. Dopo aver servito questa popolazione per cinque anni, divenne sempre più chiaro il bisogno di approcci più olistici al trauma, che fossero sicuri e accessibili per i sopravvissuti. L’esigenza di una visione progressiva sul lavoro con il disturbo da stress post-traumatico e quello dissociativo dell’identità e le relative sfide della salute mentale l’hanno portata a realizzare l’Integrative Trauma Treatment Center (ITTC) nel 2012, un ambulatorio di salute mentale con base a Portland, in Oregon. L’ITTC ha una divisione dedicata alla formazione continua, chiamata Integrative Trauma Treatment Academy (ITTA), che offre training specializzati, la cui missione è includere ed elevare le voci cliniche in tutto il mondo. L’impresa maggiore della Dott.ssa Phillips è stata quella di lanciare un Corso di Certificazione per Trauma Coach, ideato per essere globalmente accessibile e culturalmente adattabile. Ha sviluppato un corso di coaching come tentativo di promuovere lo sviluppo di capacità globali attraverso la prospettiva della condivisione dei compiti, secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, L’Orenda Project a breve offrirà corsi online di studio indipendente e anche comunità da remoto di esperti che lavorano con il trauma complesso e la dissociazione. Questo progetto è stato concepito in seguito ai training da lei tenuti in Ruanda, nel tentativo di fornire una piattaforma multiculturale ai clinici per apprendere altre prospettive culturali attraverso le quali approcciare il loro lavoro. Un altro fattore chiave alla base di questo progetto è stato lo sviluppo delle capacità nel paese attraverso la condivisione di informazioni. Il suo contributo in Ruanda si è esteso allo sviluppo del mHub Ruanda, un ambulatorio di salute mentale diretto da ruandesi per i ruandesi. Athena Phillips continua a prestare i suoi servizi da consulente del trauma all’interno comunità mHub.
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a cura di Suzette A. Boon, Mary Jo Barrett, Diana Fosha, Roger Solomon, Vincenzo Caretti, Elizabeth Warner, Jonathan Baylin, Skip Rizzo, Alessandro Carmelita, Marina Cirio, Ronald D. Siegel, Christiane Sanderson, Deb Dana

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