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Corsi On Demand

Tutti i video corsi di Janina Fisher per il Trattamento del Trauma

a cura di Janina Fisher
Approfondisci la comprensione delle teorie neurobiologiche che spiegano la frattura del senso di sé riscontrata nei sopravvissuti ai traumi, apprendi l’importanza dei modelli terapeutici brevi per il trattamento dei traumi. In particolare, imparerai ad affrontare la vergogna, il disgusto di sé e le complicazioni relazionali dovute all’impatto del trauma sull’attaccamento. In un mondo in cui la terapia virtuale è ancora molto presente, imparerete a conoscere le difficoltà del trattamento virtuale e come superarle nel contesto della terapia del trauma.
🪙 Inclusi 50 crediti ECM 🪙
Corso accreditato come FAD asincrona dal 1 Novembre 2024 al 30 Aprile 2025
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Come accedere a questo Corso On-Demand?
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Scopri gli obiettivi formativi di questo corso on-demand:

Guarire la frammentazione del sé Come integrare le parti di sé dissociate dal trauma psicologico (Workshop aprile 2018)

  • Descrivere la relazione tra attaccamento precoce o trauma e alienazione da sé.
  • Riconoscere i segni di parti rinnegate e i loro conflitti interni nei clienti.
  • Identificare le parti che sabotano l’autocompassione o l’autoaccettazione.
  • Descrivere gli interventi che creano un maggiore senso somatico di connessione o attaccamento al corpo o alle parti.
  • Sfruttare la neurobiologia interpersonale per aumentare l’efficacia degli interventi terapeutici.
  • Promuovere un “attaccamento sicuro guadagnato” come risultato del legame di attaccamento tra il sé adulto e il sé bambino.

 

Attaccamento Traumatico e co regolazione – La Neurobiologia Della Relazione la neurobiologia della relazione (Workshop novembre 2019)

  • Affrontare l’impatto dell’attaccamento traumatico sulla regolazione degli affetti.
  • Comprendere l’eredità somatica dell’attaccamento.

 

Trasformare la psicoterapia virtuale in un’esperienza relazionale (Serie di tre webinar autunno 2020)

  • Comprendere il senso di abbandono sperimentato dai clienti nel lavoro online.
  • Utilizzare la psicoterapia virtuale per aumentare il senso di costanza dell’oggetto del cliente.
  • Far sentire la terapia online più personale e connessa.
  • Ottenere risorse per aiutare i clienti a tollerare l’isolamento e la solitudine.
  • Utilizzare la relazione terapeutica per regolare il sistema nervoso del cliente.
  • Identificare le sfide per i clienti e i terapeuti nella psicoterapia virtuale.
  • Articolare 3 modi per ridurre la tecnofobia.

 

Guarire le ferite traumatiche: un modello di terapia breve per il trattamento del trauma (Webinar novembre 2021)

  • Definire gli effetti cognitivi, affettivi e somatici del trauma.
  • Descrivere la disregolazione autonomica legata al trauma.
  • Utilizzare tecniche di trattamento basate sulla mindfulness con clienti traumatizzati.
  • Discutere le fasi di un trattamento a breve termine per il trauma.
  • Descrivere tre interventi somatici e cognitivi che affrontano direttamente gli effetti neurobiologici.
A chi è rivolto questo Corso On-Demand?
Questo Corso On-Demand è rivolto a tutti gli psicologi e psicoterapeuti.
Di cosa si parla in questo Corso On-Demand
Parte 1

Guarire la frammentazione del sé Come integrare le parti di sé dissociate dal trauma psicologico (Workshop aprile 2018)

L’alienazione da sé in presenza di genitori abusanti o disfunzionali costituisce una strategia di sopravvivenza attraverso la quale i bambini mantengono l’attaccamento ai caregiver
disconoscendo se stessi in quanto “cattivi” o “non amabili”.
Questa mancata autoaccettazione – profondamente dolorosa – causa senso di vergogna e disprezzo di sé, difficoltà di auto-consolarsi e problemi nelle relazioni interpersonali, per tutto il corso della vita. Senza una compassione interiore e un senso di valore personale, è diffi cile accettare la compassione e l’accettazione altrui. Per superare l’alienazione da sé, occorre che la terapia sviluppi nei clienti la capacità di osservare in modo mindful i segni dei Sé, e dell’esperienza, che essi hanno disconosciuto. Nel momento in cui i clienti scoprono i loro Sé più giovani trauma correlati e strutturalmente dissociati e li portano “a casa”, cominciano spontaneamente a provare una sensazione interiore di calore e sicurezza che cambia la loro esperienza interna. Nel nostro
workshop ci avvarremo di strategie che si ispirano a Teoria della dissociazione strutturale, Psicoterapia sensomotoria e Modello dei sistemi familiari interni ed esploreremo così il potere terapeutico che possiede il favorire nei clienti un attaccamento sicuro interno verso i propri Sé più profondamente disconosciuti.

Parte 2

Attaccamento Traumatico e co regolazione – La Neurobiologia Della Relazione la neurobiologia della relazione (Workshop novembre 2019)

In un contesto di paura, non solo il fallimento dell’attaccamento è inevita-bile, ma finisce anche per lasciare un’impronta durevole su tutte le genera-zioni future. Anziché vivere la vicinanza come un rifugio sicuro, i clienti trau-matizzati sono mossi da potenti desideri e paure nei confronti delle relazioni.

Durante questo workshop, Janina Fisher illustrerà l’impatto dell’attacca-mento traumatico sulla regolazione affettiva; inoltre, analizzerà gli effetti del trauma sull’attaccamento, spiegando come comprenderli da una prospetti-va psicobiologica e come lavorare con l’eredità somatica dell’attaccamento.

Grazie all’utilizzo di interventi tratti dall’applicazione delle neuroscienze e della ricerca sull’attaccamento, nonché di tecniche messe a punto dal-la Psicoterapia Sensomotoria – approccio centrato sul corpo, finalizzato al trattamento di traumi e disregolazione affettiva – questo workshop permet-terà ai partecipanti di comprendere, da una prospettiva neurobiologica, l’im-patto del trauma sui comportamenti di attaccamento. Inoltre, i partecipanti apprenderanno a utilizzare la “co-regolazione”, anziché ricorrere alla mera interpretazione, per aiutare i clienti a tollerare il distress emotivo e i malfun-zionamenti del sistema nervoso autonomo. La co-regolazione non è vincolata dalle parole: è uno scambio comunica-tivo che avviene a livello emotivo e somatico, in cui ogni minima variazione dello stato corporeo o affettivo di un soggetto contribuisce a calmare, con-solare, regolare o disregolare l’altro.

Quando il terapeuta utilizza la “co-rego-lazione” con il cliente, spesso quest’ultimo avverte, all’interno della relazione terapeutica, una sicurezza mai provata prima.

Parte 3

Trasformare la psicoterapia virtuale in un’esperienza relazionale (Serie di tre webinar autunno 2020)

In un clima di paura e isolamento che colpisce ognuno di noi, i terapeuti si trovano adesso a dover aiutare i propri clienti a far fronte alle sfide pratiche ed emotive causate dall’epidemia di COVID, il tutto da remoto. In un momento di grande difficoltà, la psicoterapia virtuale può risultare stressante sia per il terapeuta che per il cliente. Spesso, infatti, entrambi finiscono per sentirsi sopraffatti dalle complessità tecniche del lavoro online, sono disregolati a causa dello stress affrontato tra le mura domestiche e sentono il bisogno di intensificare – e non di attenuare – la relazione.

Senza quella connessione a cui clienti e terapeuti attribuiscono grande valore, considerata il cuore e l’anima della psicoterapia stessa, le sedute online possono sembrare distaccate e impersonali. Oltre a vivere una condizione di stress, molti dei nostri clienti hanno alle spalle storie di abuso, di fallimento dell’attaccamento, di trascuratezza e di fiducia tradita, il che li rende più sensibili alla distanza e all’abbandono. I terapeuti, dal canto loro, pur essendo intenzionati a offrire supporto ai propri clienti, possono sentirsi impotenti, inefficaci o addirittura sentirsi in colpa: nel momento stesso in cui i clienti avrebbero più bisogno di loro, sentono di “non esserci”.

Ma la psicoterapia virtuale non è necessariamente impersonale!

Questa serie di webinar si focalizzerà su come superare i limiti imposti dalla tecnologia della telemedicina, in modo da trasformare la psicoterapia da remoto in un’esperienza relazionale, che metta tutti a proprio agio. In particolare, attraverso questa serie di webinar, i partecipanti impareranno a:

  • Comprendere più profondamente il senso di abbandono vissuto dai clienti durante il lavoro terapeutico online.
  • Utilizzare la psicoterapia virtuale per incrementare il senso di permanenza dell’oggetto presente nei clienti.
  • Utilizzare una serie di strategie pratiche per rendere la terapia online un’esperienza personale, incentrata sulla connessione.
  • Attingere a diverse risorse per aiutare i clienti a tollerare l’isolamento e la solitudine.
  • Utilizzare la relazione terapeutica come strumento per regolare il sistema nervoso dei clienti

Spesso, clienti e terapeuti ritengono che il contatto di persona sia una condizione imprescindibile per la creazione della relazione terapeutica e della connessione. Tuttavia, in un mondo in cui il coronavirus impone il rispetto del distanziamento sociale, questo punto di vista non è di grande aiuto.

L’incapacità di sentirsi emotivamente connessi all’interno di uno spazio virtuale non è causata dalla terapia online, ma ha origine dal fallimento della permanenza dell’oggetto all’interno delle relazioni di attaccamento precoci.

La permanenza dell’oggetto ci permette di interiorizzare le persone più vicine a noi e di avere la certezza che a quest’ultime importi di noi anche se siamo distanti da loro o quando vi è un cambiamento dello stato emotivo. Anziché focalizzarci sul senso di perdita e sulla delusione, possiamo servirci di questa situazione difficile per aiutare i nostri clienti a sviluppare un maggiore senso di permanenza dell’oggetto.

L’epidemia di coronavirus ha creato un ambiente traumatico in tutto il mondo. Anziché utilizzare la psicoterapia per aiutare le persone a superare esperienze pregresse di trauma, perdita e fallimenti dell’attaccamento, i terapeuti si trovano adesso a dove aiutare i clienti ad affrontare il costante senso di minaccia traumatica – nei confronti di sé stessi e delle loro famiglie – che caratterizza il presente. In questo momento, infatti, i nostri clienti si trovano ad affrontare ogni giorno una moltitudine di minacce, quasi come durante un periodo di guerra. In che modo possiamo, quindi, aiutarli a far fronte al pericolo e alla perdita adesso, momento per momento?

La psicoterapia virtuale implica, molto di più rispetto alla terapia di persona, una presenza più esplicita, una maggiore espressività, un maggior calore e una maggiore connessione da parte del terapeuta. I terapeuti, dal canto loro, sono abituati a comunicare la loro comprensione e la loro sintonizzazione attraverso il linguaggio non verbale; tuttavia, nell’ambito della terapia online, se il supporto del terapeuta è comunicato in modo molto sottile, spesso non viene percepito dal cliente. Il cliente finisce, invece, per sentirsi molto solo, persino durante la seduta terapeutica. Durante il webinar conclusivo della serie, esamineremo in che modo il terapeuta può utilizzare il livello di energia, la respirazione, la gestualità e il sistema di coinvolgimento sociale per creare una sensazione sentita (felt sense) di connessione, persino da remoto.

Parte 4

Guarire le ferite traumatiche: un modello di terapia breve per il trattamento del trauma (Webinar novembre 2021)

La ricerca in ambito neuroscientifico ha definitivamente stabilito che il trauma determina un “retaggio vivente” di persistenti effetti non verbali anziché portare alla creazione di una narrazione coerente. Molto tempo dopo la fine di un evento traumatico, le risposte di sopravvivenza finalizzate ad avvertire l’individuo della presenza di un pericolo imminente possono essere facilmente riattivate, evocando memorie emotive e corporee. I metodi di trattamento focalizzati sugli eventi traumatici possono prolungare il trattamento stesso andando a stimolare questi sintomi e portando quindi i terapeuti – soprattutto quelli che lavorano in setting di terapia a breve termine – a sentirsi frustrati e incapaci di aiutare i propri clienti traumatizzati, specialmente quelli con condotte suicidarie e autodistruttive. L’evoluzione di nuovi trattamenti dotati di un fondamento neurobiologico offre nuove, incoraggianti risposte rispetto a come guarire gli effetti del trauma. Inoltre, è importante sottolineare che questi nuovi approcci possono essere facilmente adattati a un modello di terapia a breve termine. Anziché “trattare” gli eventi che hanno determinato il “retaggio” traumatico, le neuroscienze ci insegnano come trattare i loro effetti. Il fondamento neurobiologico alla base di questa metodologia di trattamento del trauma consente di rassicurare, da un lato, i sopravvissuti, evitando di farli sentire inadeguati o pazzi, e dall’altro, i terapeuti, offrendo loro un modello per affrontare – in modo sicuro – gli effetti delle esperienze traumatiche, persino utilizzando un paradigma di terapia breve.

Recensioni: cosa dice chi lo ha già acquistato?

2 recensioni per Tutti i video corsi di Janina Fisher per il Trattamento del Trauma

  1. LICIA BARROCU (proprietario verificato)

    Ottimo corso, davvero utile, formativo, applicabile nella clinica . Ottime basi teoriche, video per comprendere come applicare nella pratica quanto spiegato. ottimo davvero Docente eccezionale.

  2. Giovanna Maria Nastasi (proprietario verificato)

    In questi videocorsi la Fisher fornisce tanti utilissimi strumenti da utilizzare subito con i pazienti. Tratta temi molto interessanti con il suo stile chiaro e coinvolgente. La qualità formativa è eccellente, mi sta appassionando davvero. Lo consiglio a tutti i colleghi!

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Janina Fisher
Janina Fisher, PhD, è psicologa clinica abilitata e istruttrice presso il Trauma Center, clinica ambulatoriale e centro di ricerca fondato da Bessel van der Kolk. Nota per la sua esperienza come terapeuta e consulente, è anche past president della New England Society for the Treatment of Trauma and Dissociation, membro di facoltà del Sensorimotor Psychotherapy Institute ed ex istruttrice della Harvard Medical School. La dottoressa Fisher è stata invitata come relatrice al Cape Cod Institute, alla serie di conferenze della Harvard Medical School, alla conferenza annuale dell’Associazione Internazionale EMDR, all’Università del Wisconsin, all’Università di Westminster a Londra, all’Istituto di Psicotraumatologia d’Europa e all’Istituto Esalen.

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Corso accreditato come FAD asincrona dal 1 Novembre 2024 al 30 Aprile 2025
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