Albert Ellis (1913-2007) riuscì a terminare i suoi studi universitari nel 1934, con una laurea triennale in amministrazione aziendale presso la City University di New York. Nel 1942 tornò a studiare, entrando a far parte del programma di psicologia clinica della Columbia. Subito dopo aver conseguito la laurea magistrale, nel 1943, avviò un’attività privata part-time di consulenza familiare e sessuale. Quando la Columbia gli conferì il dottorato nel 1947, Ellis era ormai convinto che la psicoanalisi fosse la forma di terapia più profonda ed efficace. Decise quindi di intraprendere un percorso formativo di analisi per “diventare un eccellente psicoanalista negli anni successivi”. Trovò un analista appartenente al gruppo di Karen Horney che accettò di lavorare con lui. Ellis completò un percorso completo di analisi e iniziò a praticare la psicoanalisi classica sotto la direzione del suo insegnante. Alla fine degli anni Quaranta insegnò alla Rutgers e alla New York University e lavorò come psicologo clinico presso la Northern New Jersey Mental Hygiene Clinic. Inoltre, divenne anche lo psicologo referente del New Jersey Diagnostic Center e, in seguito, del New Jersey Department of Institutions and Agencies. In questo periodo iniziò a cambiare il suo metodo terapeutico e ad assumere un ruolo più attivo, offrendo consigli e interpretazioni dirette, come faceva quando lavorava con persone con problemi familiari o sessuali. I suoi clienti sembravano migliorare più rapidamente rispetto a quando utilizzava procedure psicoanalitiche passive. Nacque così la Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT). Nel 1957 pubblicò il suo primo libro sulla REBT, “Come vivere con un nevrotico”. Due anni dopo fondò l’Institute for Rational Living, attraverso il quale offriva corsi finalizzati a insegnare i suoi principi ad altri terapeuti. “Arte e Scienza dell’Amore”, il suo primo libro di vero successo, venne pubblicato nel 1960. Ad esso seguì la pubblicazione di altri 54 libri e di oltre 600 articoli sulla REBT, sul sesso e sul matrimonio.