Molti clinici imparano a conoscere i grandi maestri della psicoterapia leggendo di loro nei libri, ma Erving Polster ha lavorato a stretto contatto con una delle figure più famose e influenti di quest’ambito, Fritz Perls. In questa intervista rivelatrice, Polster racconta apertamente alcune delle esperienze in cui si è trovato in una “posizione scomoda” con Perls, come un momento curativo durante il quale, mentre piangeva a dirotto, ha sentito la mano di Perls che stringeva la sua. Polster descrive anche un momento di collera scatenata dal commento di Perls “Non mi interessa il tuo passato”, pronunciato durante un suo momento di vulnerabilità.

Oltre a riflettere sul passato, Polster si concentra sul suo lavoro attuale, all’età di 87 anni. È emozionante e stimolante, non solo per chi ha il privilegio di assistere dal vivo al lavoro terapeutico di Polster, vedere come un terapeuta esperto, attivo sin dagli albori della terapia della Gestalt, abbia trasformato questo approccio e lo abbia portato all’interno della comunità terapeutica. Mostrando con chiarezza la passione e l’entusiasmo che lo contraddistinguono, ancora inalterati dopo cinquant’anni di carriera, conclude l’intervista dicendo: “Sento di essere interessato agli sviluppi di cui sto parlando tanto quanto lo ero all’inizio della mia carriera. Ed ero molto, molto entusiasta a quei tempi”.