Interpretato dall’attore olandese Henk Grashuis, Alfred è un paziente di 40 anni estremamente difficile, che manifesta significativi disturbi di asse II. Questo solitario portiere di notte lotta contro l’ideazione suicidaria, la rabbia e la sensazione di essere stato trattato ingiustamente dalla sorella e dall’ex fidanzata, il tutto nascosto da una fragilità e da un atteggiamento sulla difensiva potenzialmente in grado di innescare una forte reazione di controtransfert in molti terapeuti. Kernberg conduce pazientemente la valutazione iniziale del paziente, intervallata dall’utilizzo di tecniche appartenenti alla psicoterapia focalizzata sul transfert, tra cui l’utilizzo diagnostico di un’ “intervista strutturale” sui sintomi, sulla personalità, sul livello di diffusione o integrazione dell’identità e un test di realtà.
Adottando un approccio relazionale, analitico e orientato all’attaccamento, Kernberg si rivolge ad Alfred mostrando il proprio coinvolgimento ma restando neutrale, il che consente gradualmente al paziente di mostrarsi meno cauto nel parlare, di rivelare il proprio desiderio di connessione e di impegnarsi a proseguire la terapia. Senza mai mettere in discussione il proprio impegno nei confronti del paziente, Kernberg riesce a illustrare, in modo chiaro ed esaustivo, i fondamenti della TFP, nonché a colpire e ispirare lo spettatore.
La Psicoterapia Esplorativa Corretta orientata allo Scopo (EGCP): Un modello di trattamento sviluppato per esplorare le dinamiche dell’attaccamento in età adulta
Trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo, del Panico e delle Fobie
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