La Enactive Trauma Therapy è direttamente influenzata dal cosiddetto “enactive approach”, presente in ambito filosofico, psicologico e biologico. Secondo questo approccio, i soggetti traumatizzati, come chiunque altro:
• Sono essenzialmente inseriti e integrati all’interno del proprio ambiente;
• Sono dei sistemi organismo umano-ambiente, finalizzati al raggiungimento di un obiettivo, che puntano a preservare la propria esistenza e lottano per riuscirci;
• Sono sistemi affettivi primari, orientati all’attribuzione di un senso alle cose;
• Creano, mettono in atto (enact) un Sé e un mondo mentali e fenomenici, nonché un Sé che fa parte di questo mondo;
• Acquisiscono conoscenze principalmente attraverso le loro azioni sensomotorie, orientate al raggiungimento di un obiettivo e aventi una connotazione affettiva.
Da questa prospettiva, il trauma viene concepito come una ferita inferta all’intero siste-ma organismo umano-ambiente. L’essenza del trauma è costituita da una mancanza di integrazione delle diverse dinamiche associate al desiderio e agli sforzi per ottenere qualcosa: quelle che riguardano il desiderio di vivere la propria quotidianità e di evitare tutto ciò che viene percepito come una minaccia (in particolare le memorie traumatiche) e quelle relative al desiderio di difendere l’integrità del corpo. Nei disturbi dissociativi, queste dinamiche si trasformano in diversi sottosistemi dissociativi consapevoli e auto-consapevoli, che creano il proprio Sé e il proprio mondo mentali e fenomenici, nonché il proprio Sé che fa parte di questo mondo. Abusi infantili cronici, maltrattamenti e trascuratezza emotiva sono comunemente associati a tre sottosistemi dissociativi prototipici o “parti”: Parte Apparentemente Normale, Parte Emotiva Fragile, Parte Emotiva Controllante. Queste parti tendono a temersi, svalutarsi e rifiutarsi a vicenda. Oltre alle fobie nei confronti dell’attaccamento, dell’emozione e delle memorie traumatiche, le fobie sviluppate dalle parti dissociate l’una nei confronti dell’altra mantengono l’organizzazione dissociativa dell’individuo traumatizzato. La Enactive Trauma Therapy tenta di colmare il deficit integrativo e si basa su una concezione del paziente e del terapeuta come due sistemi organismo-ambiente che co-creano un mondo comune e che desiderano e lottano per raggiungere risultati comuni. Insieme, paziente e terapeuta danno vita a nuove azioni e significati. La loro collaborazione e il loro modo di comunicare somigliano a una danza: devono trovare il giusto ritmo, sintonizzarsi, tenere il tempo, essere sensibili all’equilibrio e al movimento; devono avere coraggio, nonché la capacità e la volontà di seguire e condurre l’altro. Più gli individui subiscono azioni dall’esterno e vengono influenzati da cause esterne, più restano in balia dei propri impeti e soffrono. Invece, più sono padroni di loro stessi, più agiscono; più agiscono, più sono in grado di provare gioia. La gioia, quindi, segnala un aumento del potere d’azione dell’individuo, che costituisce l’obiettivo principale della Enactive Trauma Therapy.
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